Tutto il mondo è paese…

Sembra inevitabile porre domande sessiste quando ci si trova a confrontarsi con una donna in un contesto maschile (o per meglio dire maschilista).
E così, anche nell’emancipata Germania (paese che annovera un cancelliere in gonnella) non mancano cadute di stile e mediocrità.

Imke Wübbenhorst è il primo allenatore donna di un club professionistico maschile tedesco, il BV Cloppenburg (5a serie) e si è trovata a dover rispondere a una domanda ignorante. Un giornalista le ha chiesto se i suoi giocatori dovessero indossare i pantaloni prima del suo ingresso nello spogliatoio.

“Certo che no. Sono una professionista.
Scelgo i giocatori per le dimensioni del loro pene”.

Secca e ironica la replica della donna che ha preferito stigmatizzare ma al contempo sottolinerare la domanda poco pertinente e di poco gusto.

Tanja Schulte e Imke Wübbenhorst

Questa ‘perla’ made in Germany si aggiunge a tante altre uscite sgradevoli ai danni delle donne che (“contro natura”) vivono di calcio ma, anche Wübbenhorst dimostra ancora una volta che le donne sanno dribblare meglio degli uomini… e andare avanti, nonostante lo scetticismo e gli ostacoli.

 

Caterina Autiero

 

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