La nazionale del paese ospitante la prestigiosa competizione continentale ha battuto in finale la Nigeria conquistando l’ambito titolo

Alla fine è successo: da padroni di casa a padroni d’Africa (calcisticamente parlando). La Costa d’Avorio, paese ospitante l’edizione n. 34 della competizione, se l’è anche aggiudicata, battendo in rimonta l’agguerrita Nigeria.

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Una partita tosta, scandita dalla strenue lotta da parte di entrambe le compagini, con la Nigeria in vantaggio verso la fine del primo tempo e con gli “Elefanti” che prima pareggiano con il gol dell’ex rossonero Kessié e poi suggellano la vittoria al minuto 81′ con Sébastien Haller.

E la festa è stata grande, come prevedibile e sacrosanto.

Lo è stata per l’intera nazione, per la sua squadra rappresentativa ma lo è stata anche per le individualità presenti in essa.

Una su tutte proprio quell’Haller, autore del gol decisivo.

haller costa d’avorioNato in Francia e naturalizzato ivoriano, di ruolo attaccante, non molto tempo fa ha vissuto l’inferno della malattia, un tumore maligno ai testicoli, che lo ha costretto ad attraversare l’incubo dello stop all’attività agonistica e ad affrontare quello di due operazioni e quattro cicli di chemioterapie.

Dal baratro al sogno, dalla caduta fino alla gloria con la nazionale che lui ha scelto di rappresentare.

Una storia bella, di quelle di cui abbiamo disperatamente bisogno oggi e che ci fa ancora sperare che il calcio possa essere il viatico di quella che, mai banalmente, viene definita LA FORZA DELLA VITA.

E indiscussa è oramai anche la leadership di Franck Kessié, ex del Milan e attualmente in forza al centrocampo dell’Al-Ahli.

kessie costa d’avorioForza e carattere lo hanno reso l’assoluto punto di riferimento della nazionale.

Una squadra, quella della Costa d’Avorio resiliente, imponente, cauta e orgogliosa come gli eleganti che sono il simbolo di questo Paese, capace di non soccombere emotivamente allo svantaggio e portare altresì a compimento il sogno di conquistare il titolo continentale dopo averne organizzato l’evento.

Il calcio è anche questo: organizzazione e progettazione sì ma anche rivalsa, risalita dall’inferno, gloria.

Auguri ai Campioni d’Africa.

Simona Cannaò