Allo stadio Tardini di Parma, Juventus Women e Roma femminile si sono giocate il primo titolo stagionale: ad avere la meglio, dopo una gara infinita, sono state le giallorsse che conquistano la Supercoppa Italiana femminile.

Una gara intensa, ben disputata da entrambe le formazioni, ricca di occasioni e decisa solo dai calci di rigore in cui sale in cattedra la numero uno capitolina.

Al 19esimo il vantaggio della Roma è firmato Valentina Giacinti; il pari bianconera arriva nella ripresa con una punizione di Boattin.

Non bastano però 120 minuti, quindi il trofeo è deciso ai calci di rigore.

Risulta decisiva Ceasar che, dopo aver salvato più volte la porta giallorossa nel corso del match, para due penalty e regala la vittoria alla Roma.

Battuta la Juventus 5-4, la squadra Alessandro Spugna si prende il secondo trofeo della storia giallorossa dopo la Coppa Italia vinta, sempre ai rigori, contro il Milan.

Una vittoria in cui le capitoline hanno dimostrato di saper tenere botta con personalità alla Juventus e in cui è stata messa in campo la voglia di conquistare il trofeo, proprio come era stato suggerito da Mourinho che nel pre gara ha mandato un chiaro messaggio alle ragazze della Roma: «Quando di mezzo c’è un trofeo bisogna portarlo a casa».

CAMELIA CEASAR: PORTIERE PER CASO, TALENTO NATURALE

Nata a Bacău nel 1997, con la famiglia si trasferisce in Italia quando aveva 5 anni. Ed è proprio in Italia, a Torino, che Camelia inizia ad avvicinarsi al calcio, giocando nel Rebaudengo, da attaccante.

Il suo incontro con i guantoni sarà casuale ma in breve tempo dimostrerà di essere un talento tra i pali. Se ne accorge il Torino che, nel 2008, la tessera. Militerà nelle giovanili granata fino alla stagione 2012-13 quando, a soli 13 anni, viene aggregata alla prima squadra che milita in Serie A fino, addirittura a conquistarsi il posto da titolare.

“Io ho iniziato a giocare a calcio all’oratorio, ovviamente erano tutti bambini maschi. A quel tempo giocavo a centrocampo. Poi il nostro portiere si è rotto il braccio e io mi sono offerta di prendere il suo posto. Dopo un po’ ho provato tante volte a uscire fuori dalla porta. Avevo scoperto quasi subito che non mi piaceva, che mi annoiavo. Però alla fine sono rimasta lì: l’allenatore diceva che ero portata.”

L’estate successiva Camelia andrà al Brescia con il quale vincerà due scudetti, due Coppe Italia e quattro Supercoppe. Resterà con le Leonesse fino al 2018, poi il club viene rilevato dal Milan che le offre di difendere i suoi pali. Sotto la guida di Morace, però, vestirà i panni di vice Korenčiová.

Solo quattro le presenze in rossonero inducono la calciatrice rumena a volare verso la Capitale. Con la Roma, nella stagione calcistica 2020/21, ha vinto la sua seconda Coppa Italia in una finale terminata ai rigori contro il Milan in cui è stata decisiva, avendone parati due. Stessa cosa dicasi per la sua quinta Supercoppa, conquistata sempre ai rigori e sempre brillando con parate decisive.

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