Il derby di Roma non è mai una partita come le altre. Il derby di Roma va oltre il calcio; è una questione di fede, di appartenenza, di identità. Ogni anno la Roma e la Lazio si incontrano in una sfida eterna, come la città che le rappresenta. La posta in palio è alta e non si limita soltanto ai 3 punti. Le due squadre arrivano a questo incontro distanti di una sola lunghezza, con stati d’animo diversi e con una grande voglia di dominare. I giallorossi vengono da una striscia positiva di risultati, l’ultimo riguarda la vittoria contro il Ludogorets in Europa League che consente agli uomini di Mourinho di rimanere agganciati al treno europeo in attesa degli spareggi di febbraio. I biancocelesti invece sono reduci dall’eliminazione contro il Feyenoord che li costringe a retrocedere in Conference League, dopo la pesante sconfitta in campionato per 3-1 contro la Salernitana. 

Ma come detto precedentemente, il derby è una partita a se. Tutto si azzera, è il big bang da cui scaturirà un’altra vita. Perchè c’è un tempo prima del derby e un tempo dopo il derby. Sarà come sempre il campo a parlare e in attesa del suo verdetto, noi di Gol di Tacco a Spillo, abbiamo avuto il piacere di avere ai nostri microfoni un grande tifoso romanista. Un comico ed attore, volto noto della Premiata Ditta, Roberto Ciufoli.

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Cosa ti aspetti dalla Roma in questo derby? 

Mi aspetto che faccia tanto spettacolo, che giochi una bella partita come sta giocando ultimamente e soprattutto che vinca, perché in qualunque posizione della classifica si trovino la Roma o la Lazio, il derby è sempre il derby ed è una partita che va vinta.

Il derby che ti ha fatto gioire di più in assoluto?

E’ stato uno di quelli che ho giocato in tanti anni con la Nazionale Attori di calcio allo Stadio Olimpico, nel quale tra l’altro abbiamo fatto anche il record di presenze. Questo record ce l’abbiamo noi rispetto sia alla Roma che alla Lazio. Ha vinto la Roma in quel derby lì.

Il derby che invece ti ha fatto “rosicare” di più in assoluto?

Non me ne ricordo uno in particolare, forse uno che abbiamo perso per poco. Ma in generale quando si perde un qualsiasi derby si rosica sempre.

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C’è un calciatore della Lazio che vorresti giocasse nella Roma?

Può sembrare banale come risposta ma Immobile è il giocatore che vorrei.

Se il derby fosse un film, che titolo gli daresti?

Potrei risponderti in modi diversi, tipo”Apocalypse Now”, oppure “Duel”, oppure se dovessero giocare male “La notte dei morti viventi” ma io direi “La vita è una cosa meravigliosa”.

Sei scaramantico?

No, non ho nessun rito particolare prima di un derby poi specialmente.

Calcio amarcord. Se ti dovessero chiedere di scegliere un giocatore della Roma ed uno della Lazio degli anni passati per fargli giocare questo derby, chi sceglieresti di mettere in campo?

Mi piacerebbe vedere giocare ancora Bruno Conti e Bruno Giordano. Due giocatori con i quali tra l’altro ho anche giocato ed è un piacere vederli giocare e vederli in campo.

Come lo descriveresti il derby se dovessi raccontarlo a chi non è romano?

Descrivere il derby è difficile perché è un’emozione che non è legata nemmeno alla posizione in classifica, non è importante o almeno non è quello il primo scopo. Il derby è un derby che si vive tutto l’anno a Roma, è una sfida che si vive tutto l’anno e si gioca due volte. Diciamo che il derby a Roma è come un orologio rotto, due volte al giorno ha ragione e dice l’ora esatta.

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Passiamo ai saluti, lascia un messaggio ai tifosi della Roma e a quelli della Lazio.

Il messaggio che lascerei ai tifosi della Roma e ai tifosi della Lazio è un messaggio che lascerei a tutti i tifosi; stiamo tifando per squadre che giocano ad uno sport bellissimo, divertente, entusiasmante, aggregante ma è un gioco è uno sport, non facciamola diventare una guerra vera. Di guerre purtroppo ce ne stanno e sono terribili. Facciamo che diventi una cosa seria soltanto per gli idioti che possono considerarla così.