Riprendere una partita sospesa è sempre un’incognita. Riprendere una partita, poi, con un nuovo allenatore in panchina è un dilemma ancora più grande.

Sarà questo il caso di Fabio Cannavaro, ufficialmente nuovo allenatore dell’Udinese.

La sua prima occasione giovedì 25 aprile, per il recupero dei minuti non giocati di Udinese-Roma, sospesa al 71’, sul risultato di 1-1 dopo il malore accusato in campo dal difensore giallorosso Evan Ndicka.

“Saranno soltanto 20 minuti ma nessuna delle squadre scenderà in campo per il pareggio. Entrambe hanno le motivazioni per cercare i tre punti. Il poco tempo a disposizione non sarà un deterrente alla ricerca della rete del vantaggio”.

Queste le primissime parole del nuovo allenatore, Cannavaro, con contratto fino a fine stagione.

Subentrato dopo l’esonero di Gabriele Cioffi, dopo la sconfitta nel decisivo scontro salvezza con il Verona, con un compito ben preciso: cercare di salvare l’Udinese.

Nel suo staff tecnico il fratello Paolo, suo vice, Francesco Troise come collaboratore tecnico e Giampiero Pinzi, storico centrocampista dell’Udinese.

Cinque partite e mezzo per cercare di allontanarsi dalla zona salvezza, al momento a 28 punti, terzultima a pari merito con il Frosinone.

E subito le sue dichiarazioni:

“Dovremo fare la corsa su noi stessi. Se siamo conservativi rischiamo di rovinare tutto. Dobbiamo capire che ci sono a disposizione dei punti e ogni partita la dobbiamo affrontare come una finale e le finali si vincono. Ci saranno dei momenti in cui bisognerà soffrire e altre in cui avremo la palla e dovremo fare male all’avversario. Anche le migliori squadre al mondo hanno nel corso della gara dei momenti in cui devono difendere”.

Questo il comunicato ufficiale della società che ha scelto Cannavaro, perché ha individuato nella sua esperienza di campo e tecnica e nella sua leadership indiscussa la figura idonea a condurre la squadra all’obiettivo della salvezza.

Una prestigiosa carriera da calciatore, tra cui il Mondiale 2006, vinto da capitano della Nazionale, e il pallone d’oro alla fine di quella stagione, ma una carriera da allenatore non esattamente sullo stesso piano.

Prima vice all’Al-Ahli, e poi in Cina nel 2014 al Guangzhou Evergrande, prima di trasferirsi in Arabia Saudita all’Al Nassr, entrambe con esonero a metà stagione.

Ritorna in Cina al Tianjin Quanjian, con cui ottenne la promozione dalla seconda divisione cinese, e di nuovo il Guangzhou Evergrande.

Qui, tra il 2017 e il 2021 vince una Supercoppa di Cina e un campionato.

Nazionale cinese per sostituire Marcello Lippi, per due partite, perdendole entrambe.

A settembre del 2022, il ritorno in Italia alla guida del Benevento in Serie B, subentrando all’esonerato Fabio Caserta. Tuttavia, anche qui un nuovo esonero, dopo aver raccolto 16 punti in solo 17 partite.

Durante la conferenza di presentazione, Cannavaro spiega l’approccio che utilizzerà:

“Non bisogna aver paura, perché nelle ultime prestazioni non è sembrato un problema fisico ma mentale. Sono arrivato ieri e oggi abbiamo fatto il primo allenamento per preparare i 20 minuti con la Roma. L’aspetto psicologico è fondamentale e c’è da far capire a loro che la storia di questa società è importante con una tifoseria che gli sta dietro. Ci sarà da sbagliare il meno possibile per arrivare al nostro obiettivo per salvarci.”

Un compito difficile e complesso, senza dubbio, ma che l’ex Campione del mondo ha tutta l’intenzione di onorare, quantomeno per la voglia di aiutare nella salvezza la società che non retrocede in B dal 1994.

“L’asticella va alzata,” ha dichiarato durante la conferenza, continuando poi: “Non dovremo aver paura, anche se nelle ultime gare sembra ce ne sia stata, altrimenti non si spiegano le sconfitte maturate a pochissimo dal triplice fischio. Bisognerà anche avere più “fame”. Faremo di tutto per regalare ai tifosi emozioni forti e positive.”

Una scelta coraggiosa, quella dell’Udinese, che è pronta a stupire nell’ultima parte del campionato, per dare il tutto e per tutto per restare.

 

Rosaria Picale