Dopo i recenti episodi di razzismo e violenza negli stadi italiani, ecco che finalmente qualcosa si muove e il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha deciso di attuare delle norme per contrastare tutto questo e riportare il calcio pulito negli stadi.

In Italia attualmente ci sono 6500 Daspo attivi, non pochi ma forti a tal punto da penalizzare fino ad ora anche i restanti dodici milioni di tifosi che non hanno nulla a che vedere con violenza e razzismo, ma che anzi, vogliono semplicemente assistere ad una partita di calcio della propria squadra del cuore.

Foto: calcioweb.eu

Finalmente si è decisi a modificare le norme sulla sicurezza negli stadi, un emendamento del 1989 che ha necessariamente bisogno di una bella rispolverata.

Ecco le nuove norme proposte

  • Non ci sarà né la sospensione delle partite né il divieto di trasferta o gli stadi chiusi per tutti i tifosi di una determinata squadra. Verrà quindi penalizzato il solo singolo e non tutti i tifosi senza colpe.
  • Ci sarà tolleranza zero per chi va allo stadio per altri fini: spaccio di droga e scommesse clandestine.
  • Installazione di celle di sicurezza isolate all’interno dello stadio per i reati riconosciuti subito per intervenire in maniera immediata.
  • Si punterà a ripristinare le trasferte collettive per una maggiore identificazione dei singoli tifosi per eventuali disordini pubblici.
  • Le gare a rischio verranno spostate negli orari diurni per un maggiore controllo.
Foto: Corriere della Sera

Numeri alla mano, nei primi 5 mesi di questo girone di andata del campionato di Serie A, c’è stato un calo dei feriti civili (-60%) e delle forze dell’ordine (-50%). Sono 75.000 gli agenti impegnati ogni weekend per garantire l’ordine pubblico e il rispetto delle norme di sicurezza.
Non è stato ferito nessuno steward e anche gli arresti sono in calo (da 50 a 10), idem per i denunciati (da 555 a 316). 

La speranza è che questi numeri inizino realmente ad avvicinarsi allo 0, in modo da poter ritornare ad assaporare la vera passione per il calcio e per la propria squadra del cuore gustandola dagli spalti come un’unica famiglia.

 

Raffaella De Macina
Foto copertina: Business People