Ciro Immobile con una prodezza segna il gol del pareggio contro il Cagliari

Da un lato c’è Ciro Immobile che continua a fare gol ed è saldamente in testa nella classifica dei cannonieri di serie A, e dall’altro c’è la Lazio che ha vinto solo tre delle ultime undici partite giocate. Da una parte si gioisce e dall’altra si piange per la mancanza di risultati, per il VAR  non interpellato e per gli errori individuali.

Così, nei 90 minuti giocati a Cagliari, la Lazio ha rivissuto tutto quello che le è successo nelle ultime partite. A cominciare da un fallo su Ciro Immobile atterrato in area di rigore da due difensori del Cagliari che è costato un cartellino giallo all’attaccante per simulazione. Per questo fallo non è stato chiesto l’intervento del Var, come non è stato chiesto per altri falli in area subiti dai giocatori della Lazio in altre partite precedenti. Var che è stata interpellato per un fallo di Luis Felipe nell’area di rigore del Cagliari e per il quale l’arbitro Guida è rimasto più di due minuti al monitor per decidere di assegnare il rigore alla squadra sarda. Chiaramente un fallo dubbio, altrimenti non si spiega tutto il tempo impiegato per prendere la decisione.

In una partita lenta, opaca e spenta, Ciro Immobile ha regalato una prodezza nei minuti di recupero: un colpo di tacco spalle alla porta che ha dato alla palla un effetto che ha sorpreso tutti quanti, compreso il portiere Cragno che non è riuscito a pararla.

Ci sono amarezza e sconforto in casa Lazio per i risultati che stentano ad arrivare, per le partite perse ma giocate in modo equilibrato con le avversarie, e per le partite pareggiate e che sarebbero finite con una vittoria della Lazio se ci fosse stata la spinta di un po’ di fortuna.

Come dice Simone Inzaghi, però, questo non deve essere un alibi perché se la squadra dimostrasse le sue reali capacità offensive non sarebbero gli errori arbitrali o la sfortuna a condizionare i risultati.

Gisella Santoro

immagine di copertina: lapresse.it