Archiviata la partenza disastrosa a inizio campionato, la Juventus battendo in casa la Lazio 3 a 0 si prepara alla Joya scudetto, il quinto consecutivo, il secondo per Allegri sulla panchina bianconera. D’altronde i numeri parlano chiaro: 70 punti in 24 partite. Un cammino incredibile che l’ha portata a +9 dal Napoli a 4 giornate dalla fine. Secondo la matematica, lo scudetto potrà già arrivare il prossimo 25 Aprile, da spettatrice, se riuscirà a battere la Fiorentina a Firenze domenica.

Soddisfatto Max Allegri che si coccola il suo gioiello, Dybala: “Mi aspettavo la sua crescita vertiginosa, basta guardarlo negli occhi per capire che ha grandi obiettivi e voglia”.

La Lazio, reduce da due vittorie consecutive, prova a tenere il ritmo della Capolista ma l’evidente superiorità degli avversari si manifesta già dai primi minuti, e solo un ottimo Marchetti e qualche errore sotto porta dei bianconeri evitano la goleada. 

Sicura di sé, ma anche  decisa nel non sottovalutare la formazione di Simone Inzaghi, la Juventus entra in campo organizzata e consapevole dei propri mezzi: “Era una gara a rischio, l’abbiamo interpretata bene. In questi momenti ogni minimo errore si può pagare a caro prezzo. A volte chiedo troppo, ma chiedo quello che questi ragazzi possono fare”.  Dichiara Allegri nel post partita.

Assenti Morata e Marchisio per l’infortunio che lo terrà fuori dal campo di gioco per 6 mesi, Allegri schiera Hernanes in cabina di regia, in attacco Dybala e Mandzukic. Inzaghi, senza Klose e Candreva opta per il tridente offensivo Keita-Djordjevic-Anderson, Parolo e Onazi accanto a Biglia. Ordinata e compatta La Lazio non appare affatto intimorita dalla Juventus, sono della formazione biancoceleste i primi squilli, ma a fare la differenza sarà ancora una volta il centrocampo bianconero, in evidente superiorità tecnica e tattica. Pogba fallisce un gol clamoroso davanti agli occhi di Marchetti, che pochi minuti dopo in volo acrobatico riuscirà a parare un colpo di testa di Dybala.

Sono le invenzioni di Dybala e la forza fisica di Mandzukic a dare la svolta al match al 39′, quando con una grande prova di carattere l’attaccante croato sblocca il risultato deviando in rete un tiro di Pogba.

 

 

Il secondo tempo inizia con la Lazio subito in 10 per via di un’ingenuità di Patric che già ammonito lascia i suoi in inferiorità numerica. Immediato il doppio vantaggio bianconero: Lulic trattiene Bonucci in area: rigore calciato da  Dybala. E’ raddoppio.  Non sazio, la Joya si regala una sontuosa doppietta, siglando al 64′ il gol del 3 a 0. Applausi per il giovane bianconero che esce dal campo fra i cori, con i tifosi tutti in piedi.

La Lazio non può fare altro che inchinarsi davanti alla Vecchia Signora. La Juventus è dura a morire e questo campionato l’ha dimostrato Allegr(amente).

 

Giusy Genovese