Giaccherini e Inglese ieri hanno dimostrato di essere tra le pedine più importanti del Chievo: per loro si è lottato tutto il mese di gennaio e ora rispondono presente

Maran lo aveva più volte ribadito: ho bisogno di Roberto Inglese.

(immagine da ilnapolista.it)

L’attaccante, di proprietà del Napoli, avrebbe potuto far ritorno alla base già a gennaio, se il mister non avesse creduto fortemente nella sua importanza in chiave salvezza. Complici l’affare Verdi e l’ infortunio che lo ha bloccato, il Chievo è riuscito a trattenere il suo centravanti che ieri è finalmente tornato al gol. Un gol fortemente voluto, che già Cragno con un mezzo miracolo gli aveva negato nel primo tempo, mentre ancora aleggiava silenziosa la paura tra le maglie gialloblu: la paura che ancora una volta la Dea bendata girasse loro le spalle.

A scacciare via quella paura è arrivato Emanuele Giaccherini, l’uomo che invece è arrivato, sempre dal Napoli, a dare man forte alla compagine veronese.

(immagine da gazzetta.it)

Entra, segna una punizione al bacio e assiste il raddoppio di Inglese: se ci fosse stato anche soltanto ancora un dubbio sul suo trasferimento al Chievo, sarebbe stato scacciato via all’ istante. E non ha ancora i novanta minuti nelle gambe…

Una ventata di fiducia di cui assolutamente si aveva necessità, la vittoria con il Cagliari: una vittoria che carica il gruppo e rasserena i tifosi che hanno applaudito a lungo i ragazzi al Bentegodi: è sempre bello vedere il calore del pubblico che riscalda la squadra. E un plauso in più alla società, che ancora una volta ci ha visto lungo a fare muro per Inglese e a concentrare ogni sforzo possibile nel portare a casa Giak.

Avanti alla prossima.

Daniela Russo

(immagine copertina da larepubblica.it)