232 giorni dopo l’ultima rete, arrivata il 19 agosto contro il Verona, il polacco prende sulle spalle il Napoli e – a 2 minuti dalla fine – lo trascina ad una vittoria importantissima.

Quando dicono che la ruota gira, forse è vero. Dal suo arrivo in Italia nell’estate 2016, Arek Milik non è stato proprio un giocatore fortunato. Nell’arco di un anno si rompe due volte il crociato, prima il sinistro poi il destro e il suo rientro in campo è visto sempre con grande apprensione.

Fino a quando, domenica, l’incubo sembra finalmente finito. Milik torna al gol 232 giorni dopo l’ultimo. E non è un gol qualunque o un gol inutile: è, insieme a quello di Diawara di qualche minuto dopo, la rete che tiene il Napoli ancora vivo nella lotta scudetto insieme alla Juventus.

La partita sembra finita, il Chievo vince 1-0 a due minuti dalla fine e, nonostante i tentativi del Napoli di ribaltare il risultato, la palla sembra non voler entrare. Poi all’88esimo, entra in scena lui, Milik, e spedisce la palla di testa nell’unico punto in cui Sorrentino non poteva arrivare. Un gol da bomber killer puro. E il Napoli torna a respirare.

La felicità del polacco a fine partita si può intuire: “Questi mesi sono stati veramente duri per me. Il gol mi fa felice, ma soprattutto conta la vittoria”.

Aldilà dell’importanza del gol e del risultato, un giocatore come Milik in questo momento della stagione è fondamentale per Sarri. Mancano 7 partite alla fine del campionato e 2 allo scontro diretto con la Juventus a Torino: il tecnico toscano deve arrivare con quanti più uomini in forma disponibili e un uomo più in avanti non può che far bene. Giocatori come Callejon, Martens e Insigne hanno giocato gran parte della stagione senza quasi mai riposare e ora il ritorno del polacco 24enne cade a pennello: già nei 25 minuti conto il Sassuolo Milik aveva mostrato un certo miglioramento, esploso poi nella partita contro il Chievo.

Inutile dire quanto i tifosi si siano scatenati sui social per il loro “eroe” azzurro… L’auspicio è che il gol sia il primo di una serie che possano avvicinare il Napoli allo scudetto ma che, soprattutto, non ci siano più crociati da essere rotti…

 

Paola Moro