Un Milan, ormai uscito dalla crisi, incontrerà un Arsenal in piena crisi.

I Rossoneri, rigenerati da Gattuso, sono reduci dalla qualificazione alla finale di Tim Cup e da 3 vittorie consecutive in campionato; gli inglesi vengono da quattro sconfitte di fila e l’Europa League è l’unico obiettivo rimasto al club di Londra.

Il Milan, dunque, dovrà vedersela con una squadra fragile, incapace di reagire alle difficoltà, ma anche poco in forma dal punto di vista fisico. Sembra la descrizione della squadra “raccolta” da Ringhio che, invece, oggi, è un gruppo motivato, entusiasta, combattivo.

immagine da SkySport

Wenger, dopo più di vent’anni alla guida dei Gunners, è in pieno caos tanto che i tifosi chiedono la sua testa. Al contrario, sotto la Madonnina, il tecnico subentrato a Montella, è stimato, amato, esaltato, è un tutt’uno con la squadra e con i tifosi che, per l’occasione sono pronti a infiammare San Siro.

C’è grande attesa per questa sfida che, in passato, ha visto i due club affrontrsi più volte. L’ultimo precedente risale agli ottavi di Champions della stagione 2011-2012: il Milan passò il turno dopo aver vinto 4-0 in casa e essere stato sconfitto 0-3 in Inghilterra.

Ma il passato è passato e, anche se ai sorteggi sembrava che il destino fosse stato crudele col Diavolo, la situazione attuale che vede i rossoneri meglio sia dal punto di vista fisico che psicologico, spinge, ancora una volta a provarci buttando il cuore contro l’ostacolo: una specialità del Milan targato Gattuso.

Caterina Autiero