È arrivato, il giorno del big match della Serie A è arrivato. Sabato 13 alle 20,45 allo Juventus Stadium di Torino andrà in scena la partita scudetto tra Juventus e Napoli.

Sarà la partita dell’anno, quella che tutti i tifosi aspettano dal mese di agosto (cioè dall’inizio del campionato), e quest’anno è davvero una sorpresa per lo meno per come si erano messe le cose sulla sponda bianconera.

Due squadre che scenderanno in campo a suon di record: la Juventus viene da 14 vittorie consecutive (record di Antonio Conte battuto), il Napoli con un implacabile Higuain a segno 24 volte su 24. Una Juve che dal canto suo, ha trovato in Dybala il bomber inatteso ma quanto mai utile dopo un periodo non proprio proficuo di Morata.

I bianconeri però arrivano al big match con un’assenza rilevante così come sottolineato da Giovanni Trapattoni il quale a tuttojuve.com ha dichiarato “Importante l’assenza di Chiellini. Ce ne vogliono undici all’altezza”.

Restando tra gli allenatori non poteva mancare l’opionione di Marcello Lippi che a Radio2 ha sottolineato come “la rosa migliore è della Juve” ma “qualsiasi risultato esca non sarà definitivo”.

E i tifosi, cosa pensano? Dalla sponda bianconera, abbiamo chiesto a Jonathan Arpetti, tifoso e scrittore di due libri sulla Vecchia Signora (“I love Ju” e “Juve 30 e love”), un parere sulla sua squadra e la partita di sabato.

“Dopo la falsa partenza di questo campionato, mai così brutta dagli anni sessanta, non mi sarei aspettato di vedere la Juve giocare uno scontro scudetto alla sesta di ritorno, distante solo due punti dalla vetta. Dopo la partenza dei vari Pirlo, Vidal e Tevez, il rischio di una stagione di transizione – lontano dal vertice – era alto, anche perché per vari motivi se ne sono andati tre pilastri, la spina dorsale della squadra, e sostituire giocatori del genere non è facile. Ma una volta che mister Allegri è riuscito a trovare la quadratura del cerchio, ritornando al vecchio modulo con la difesa a tre che tante soddisfazioni ci ha regalato – continua Arpetti – abbiamo assistito a una cavalcata unica, arrivando a 14 vittorie di fila, battuto il record di Conte. Vittorie figlie di un gioco avvolgente e spumeggiante, che ha fatto salire alla ribalta Paulo Dybala, un predestinato. Secondo me destinato a raccogliere l’eredità di Del Piero. Con lui in campo infatti le partite ci regalano sempre delle perle uniche, come il suo ultimo gol, quello al Frosinone, che tanto mi ricorda le mitiche parabole del capitano Alex”.

Lo scontro diretto con il Napoli?
Forse questa sfida arriva in un momento non proprio ottimale per la Juventus, domenica infatti si è infortunato anche Chiellini, dopo Kedhira, Caceres e Mandzuckic. Ma non dobbiamo trovare degli alibi perché la rosa della squadra bianconera è molto ampia e rispetto a quella del Napoli può sopperire a pesanti defezioni senza che ne venga penalizzata la qualità del gioco. Sarà un’opportunità per vedere all’opera i vari Rugani, Zaza e Sturaro, giovani promettenti, che in questi mesi hanno reclamato il loro spazio. Una partita, Juve-Napoli che comunque non sarà decisiva neanche in caso di sconfitta. Come dice Allegri, dopo ne restano da giocare altre 13, molte, abbastanza per recuperare 5 punti. Ma i giocatori non devono entrare in campo con questo pensiero, ma con quello che li contraddistingue, ovvero che vincere è l’unica cosa che conta. Se dovessi scommettere punterei su Dybala. Partite del genere esaltano i grandi campioni e lui lo è.

Francesca Di Giuseppe