Ha giocato in Serie A, dopo una gavetta nelle serie minori, arrivando a vestire la maglia di squadre blasonate come la Juventus e il Milan.

E’ stato convocato nella Nazionale di Trapattoni e Lippi.

Eppure nella vita di Nicola Legrottaglie, fama e vita agiata non sono state sufficienti.

Mancava qualcosa di più fondante, qualcosa su cui basare l’esistenza al di là dell’effimero e del successo sportivo e personale; mancava la conversione religiosa avvenuta in un certo senso su un campo da calcio.

Una storia curiosa, la sua. 

Pugliese nato nel 1976, si forma nelle giovanili del Bari; esordisce in Serie C1 con la Pistoiese e il Prato sino ad arrivare al Chievo, club nel quale milita con successo ed è uno dei protagonisti della favola della squadra già a partire dal 2001, anno della promozione in Serie A.

Nicola si mette in luce non solo nel ruolo di difensore ma anche segnando alcuni gol tanto da attirare le attenzioni della Juventus che lo acquista nella stagione 2003 -2004. 

In realtà quello che doveva essere un punto di approdo fondamentale nella carriera di un giocatore, per un problema fisico si rileverà deludente.

La crisi che Nicola vive con i bianconeri trasmigrerà anche nella stagioni in prestito al Bologna e al Siena; ma proprio nel Siena, grazie al collega Tomas Guzman, incontrerà il movimento degli “Atleti di Cristo” e inizierà ad approfondire le Sacre Scritture, in un percorso di revisione spirituale che tra l’altro infonderà nuova linfa anche alle sue prestazioni sportive. 

Per Nicola inizia così un cammino fatto di allenamenti e di letture bibliche, decide di battezzarsi e afferma pubblicamente di essere rinato grazie all’incontro con Cristo.

Il 31 gennaio 2011 Legrottaglie firma con il Milan, club con il quale festeggerà lo Scudetto in quella stessa stagione.

Concluderà la carriera calcistica con il Catania nel 2014 per dedicarsi in seguito all’attività di allenatore (anche nello staff tecnico del Cagliari).

Nel 2009 da alle stampe il libro “Ho fatto una promessa” nel quale racconta il suo percorso di fede; l’anno seguente uscirà un secondo titolo, “Cento volte tanto. Con la fede vivo meglio” nel quale affronta tematiche legate alla fede e analizza senza fare sconti il mondo del calcio. Con l’Associazione Atleti di Cristo della quale continua a fare parte ha messo in piedi il progetto “Missione Paradiso” (il cui intento è divulgare la parola di Dio) ed è stato insignito nel 2012 di un’onorificenza per l’etica nel calcio dal Comitato etico mondo migliore. 

Silvia Sanmory

(tutte le immagini calciomercato.com)