Quella che doveva essere la serata del secondo posto in classifica si è trasformata, per la Lazio, in una partita tutt’altro che facile contro il Verona.

Merito senza dubbio della squadra gialloblu che, contro ogni pronostico,  è oggi nona in classifica e si diverte a mettere in difficoltà tutte le grandi.

Il pareggio a reti bianche a Roma è un piccolo trionfo per gli uomini di Juric che hanno resistito all’attacco spumeggiante dei biancocelesti, mettendoli a loro volta alle strette.

Abbiamo giocato una partita fantastica. Abbiamo concesso poche occasioni, giocando sopra ogni aspettativa. Sono stra-soddisfatto, abbiamo cercato anche di vincere.

Una squadra, quella veneta, che sorprende per la solidità, la freschezza e la capicità di giocare spensierata e senza timori reverenziali. Ben organizzata, veloce, “tosta” insomma. Non era facile – per niente – strappare un punto a questa Lazio. E ora aspetta la Juve capolista.

Lazio Verona
Hellas Verona Twitter

I sogni, si sa, non costano nulla e la tifoseria gialloblu accarezza addirittura l’idea di un posticino in Europa visto che, come si dice, la fortuna aiuta gli audaci. E i ragazzi di Verona sicuramente lo sono.

Juric però è un uomo pratico, concreto. Lui non si permette di lasciarsi andare ai sogni.

Il suo modo di condurre la squadra lo dimostra a ogni partita. Quello di ieri è il settimo risultato utile consecutivo per l’Hellas che ha la capacità di mandare a rete una grande varietà di uomini (13 in rosa, solo l’Inter ha fatto meglio con 14 marcatori differenti).

I veneti ora hanno un attivo di 31 punti dopo 22 gare in Serie A: solo nella stagione 2013/14 fecero meglio, sotto la guida di Mandorlini, con 32 punti dopo 20 giornate.

juric
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Il tecnico  – non è un mistero – si ispira a Gian Piero Gasperini, fresco vincitore della Panchina d’Oro con il quale Juric si è confrontato dapprima come giocatore e in seguito come vice sulle panchine di Inter e Palermo.

Gli ho rubato tutto. Abbiamo condiviso tanti anni insieme e ho preso tutto delle sue idee, cercando poi di applicarle al meglio ai giocatori che ho a disposizione. Ho imparato tanto da lui e ancora oggi lo seguo con grande attenzione.

Ora testa ai bianconeri, che  – dice il mister – hanno senza dubbio un bagaglio tecnico elevatissimo. Eppure la Lazio, afferma, ha qualcosa in più a livello di corsa. E se c’è una cosa che riesce bene a questo Verona è proprio correre.

La Juventus è avvisata. Arrivare al Bentegodi con l’ atteggiamento sufficiente e compassato mostrato a Napoli non è assolutamente consigliabile. Occcorerà grinta, umiltà, e voglia di vincere per provare a battere questi ragazzi che non mettono freno ai loro sogni.