Quanti spunti di riflessione per questa nuova Lazio, che è ripartita da alcune certezze per cercare di riconfermarsi per il futuro.

Che Lazio è quella di Igor Tudor? Dopo le dimissioni di Sarri nell’incredulità di tutti, il croato si è insediato senza fare troppo rumore. Il suo compito è stato sin da subito complicato, articolato nel doppio incontro con la Juventus fra campionato e Coppa Italia e il derby con la Roma.

Tante voci hanno parlato intorno a questa faccenda e molte hanno messo in discussione soprattutto i giocatori, grandi responsabili (chi più e chi meno) della scelta del tecnico toscano di lasciare in corsa. E sin da subito con Tudor si è parlato di rivoluzione, di moduli da cambiare e punti da racimolare per provare a ottenere almeno un posto in Europa.

Che impressione ha fatto questa prima Lazio di Tudor?

Quella contro la Juventus in campionato, la prima con il croato in panchina, è sembrata molto propositiva e vogliosa di cambiamento. A suggellare questo desiderio, infatti, il gol allo scadere del recupero di Marusic. Tanta positività alla fine di quel match, sperando di aver iniziato con il piede giusto, proprio com’è successo sull’altra sponda del Tevere.

Anche i singoli sembravano voler qualcosa di più di quello che hanno ottenuto fino a poco prima, riportando al centro il gioco e i tifosi. Il cambio di modulo contro i bianconeri ha visto la difesa passare da 4 a 3 (e mezzo) con il rilancio di Casale e Gila anche come terzino di difesa che tornava a quattro in fase di non possesso. Poi Kamada davanti al reparto arretrati e Zaccagni a tutto campo mentre Felipe Anderson può ricoprire ogni ruolo offensivo. Scelte che hanno attirato l’attenzione e fatto sperare in qualcosa di migliore.

Poi la sfida d’andata delle semifinali di Coppa Italia sempre contro la squadra di Allegri ma con copione diverso, quello che da sette anni a questa parte la Lazio recita allo Stadium. Prestazione scialba, senza mai affondare del tutto il colpo, eccetto il colpo di testa di Luis Alberto che colpisce la traversa. Poi i cambi e il buco a centrocampo favoriscono i bianconeri che fanno 2-0 in pochi minuti grazie a Vlahovic e Chiesa. Biancocelesti completamente assenti e senza mai avere l’idea giusta, almeno per accorciare il risultato.

E infine il derby contro la Roma di Daniele De Rossi in grande forma: i biancocelesti hanno giocato i primi dieci minuti, poi Immobile sbaglia davanti porta e si spegne completamente la luce. I giallorossi così sono riusciti ad incidere sulla partita, annichilendo tutti i reparti avversari. Squadra di Tudor che si è mostrata completamente immotivata e senza un’idea chiara da seguire per raggiungere almeno un pareggio. Così la Lazio perde l’ennesimo big match di stagione e un’altra occasione per ricominciare tutto.

 

Chiude per il momento la vittoria rotonda sulla Salernitana, un avversario, forse, che non può dire molto, è vero. Ma comunque restano tre punti importanti (e una doppietta di Felipe Anderson).

 

Come sarà la Lazio di Tudor nel futuro?

È vero, Tudor è arrivato in una situazione tempestosa, confusa e con uno spogliatoio diviso nettamente a metà. Il croato ha dovuto affrontare la prova più dura nelle prime tre partite da allenatore della Lazio (non che tutte le altre partite siano più facili ma decisamente alla portata della rosa a disposizione). Un grande esame di sbarramento per lui che ha ottenuto solo una vittoria in queste sfide giocate, sintomo che la rivoluzione forse è meglio farla direttamente nella prossima stagione e non ora. Le prove di cambio modulo hanno dato luce a diversi giocatori ma hanno messo in ombra molti altri, a riprova di un’annata disastrosa in campionato.

Mesi in cui la Lazio non segna più o perlomeno lo fa veramente poco e la maggior parte delle volte che lo ha fatto, ha anche subito rimonte clamorose. L’idea della Lazio di Tudor è veramente buona ma quella che sarà formata dopo il mercato estivo, se la società accoglierà le sue richieste sui giocatori in entrata. Alcuni presupposti non sono sbagliati ma sicuramente da migliorare.

Staremo a vedere cosa succederà da giugno in poi, intanto i biancocelesti hanno ancora poche partite per dire la loro. I tifosi dovranno rimandare tutto ad agosto 2024 quindi, quando sarà effettiva la nuova Lazio di Igor Tudor.

Chiara Del Buono