Il main sponsor della serie A è fallito svelando retroscena tristi per il calcio femminile. Alcune tifoserie minacciano contestazioni

Dolci Sapori, o per meglio dire, sapori amari: la vicenda che riguarda il main sponsor della serie A femminile (per l’appunto, I Dolci Sapori) calpesta un’ennesima volta il rispetto delle calciatrici e del movimento stesso.

L’azienda con cui la Lega Nazionale Dilettanti aveva stipulato un accordo per il massimo torneo di calcio femminile 2017-2018 è fallita. La sentenza di fallimento del Tribunale di Busto Arsizio (VA) risale al 7 dicembre 2017 ma la triste notizia è trapelata solo in questi giorni, non attraverso i canali ufficiali (come logica e rispetto prevederebbero) bensì grazie al presidente del Brescia Calcio Femminile Giuseppe Cesari che sul sito della squadra lombarda scrive:

Quando la scorsa estate con enfasi e trionfalismo furono presentati i calendari sotto l’egida del nuovo main sponsor “I Dolci Sapori” il giorno successivo il mio ds scaricò una semplice visura camerale con i bilanci degli ultimi tre anni (deformazione professionale del mio braccio destro). Queste le sue parole: “Beppe, il main sponsor ha debiti quasi come il fatturato, è una realtà poco capitalizzata, con pochissimi crediti”, inoltre vi erano altri dati tecnico-fiscali imbarazzanti che ora non rammento nel dettaglio”.

FIGC e Lega Nazionale Dilettanti non hanno ancora comunicato la notizia e il logo dello sponsor continua a comparire su tutte le pagine ufficiali della Serie A femminile.

Protesta e scoperchia “il vaso di Pandora” il massimo dirigente delle Leonesse che denuncia di aver, a suo tempo, dimostrato perplessità riguardo la scelta dello sponsor:

“Chiesi ai vertici federali in cosa consistesse l’investitura a main sponsor di una realtà economica del genere, a parte la fornitura di una ridicola partita di palloni nemmeno sufficienti ad arrivare a metà anno e una simpatica torta tagliata in mezzo al campo il 23 Settembre a Forlì dopo la Supercoppa, neppure sufficiente per le 22 giocatrici scese in campo. Risposta della federazione? Silenzio. Mi sono preso critiche e subito pressioni dalla federazione per esporre lo striscione “I Dolci Sapori” durante le partite casalinghe al Club Azzurri di Brescia”

Banner che se nella prossima giornata di campionato dovesse comparire susciterebbe altre proteste. Le tifoserie della Juventus Women, della Fiorentina Women’s Football Club e dell’ A.C.F. Brescia Calcio Femminile hanno annunciato, infatti, che sono pronte a contestare – civilmente- per difendere la passione e il movimento.

Giù le mani dal calcio femminile” che, in Italia, sembrava stesse facendo qualche passo in avanti ma che è stato ancora una volta umiliato da un sistema che, per primo, non riconosce riguardo e dignità a chi lo vive con passione.

In questa storia di dolce c’è solo il nome dello sponsor…

Caterina Autiero