Con 49 reti all’ attivo, l’attacco della Juventus è il migliore della Serie A. Un dato che cela un equivoco, la poca produttività degli attaccanti puri

Con una media di 2,5 reti a partita, l’ attacco più prolifico della Serie A alberga in casa Juventus. I bianconeri sono partiti questa stagione segnando a raffica, pur subendo qualcosa in più del solito in difesa, dando l’impressione nella prima parte del girone di aver invertito la tendenza stabile a fare della difesa il baluardo principale. La cosa non è stata però ben gradita da Massimiliano Allegri, che ha richiamato ben presto i suoi a una maggiore attenzione in fase difensiva. I risultati sono arrivati, con conseguente minore esplosività: non da intaccare, ad ogni modo,  il primato realizzativo.

La cosa che maggiormente stona tuttavia di questo primato è la scarsa produttività degli attaccanti puri. In un reparto, tra l’altro, che nello scorso mercato si è visto infoltire di Douglas Costa e Federico Bernardeschi (che pure è risultato quasi sempre finalizzatore al suo ingresso in campo),  due acquisti – cari – utilizzati veramente con il contagocce, a dispetto di una Juventus che parte in stagione con il 4231, modulo  richiedente un largo utilizzo di elementi offensivi. Il brasiliano e l’ex viola hanno giocato solo a sprazzi e, malgrado le buone prove che non sono mancate, non hanno acquisito, se non una tantum, la titolarità.

Scarsamente produttivo è Mario Mandzukic, utilizzato ancora nel ruolo di ala, lui che ala non è: per carità, senza nulla togliere alla splendida stagione fatta da Mario in questa posizione, pare evidente che le sue straordinarie attitudini atletiche siano in fase discendente. Soltanto 4 gol messi a segno per lui nel girone d’andata e tanta imprecisione sotto porta.

Scarsamente produttivo si sta rivelando anche Gonzalo Higuain, anche rispetto all’ anno scorso. Molti diranno: eh, ma sta giocando per la squadra. Affermazione quanto mai controversa: forse che un attaccante, un centravanti di razza come Gonzalo, non gioca per la squadra quando conclude a rete? Diremmo di sì: è ciò per cui è pagato, quello che dovrebbe essergli richiesto. Invece, Higuain sta denotando difficoltà nelle ultime partite, una difficoltà inusuale per uno con le sue caratteristiche, tipiche da attaccante da area, che più di ogni altra cosa ama la realizzazione. Eppure il Pipita, ad oggi, ha realizzato 9 marcature e non va in gol da 5 partite di fila, record “negativo” in 5 stagioni di Serie A per lui. Senza considerare che nell’ultima partita di Cagliari è apparso molle e poco incisivo nelle conclusioni.

Il primo marcatore della Juventus è attualmente Paulo Dybala, con 14 reti: un vero e proprio “equivoco tattico”,  lui, che realizza più di tutti ma che da Allegri viene definito  trequartista o mezz’ala, ma non centravanti”. Dybala tuttavia nasce come punta e per anni ha reso al meglio nel momento in cui viene avvicinato alla porta.

E’ evidente che quello della Juventus sia soltanto apparentemente un assetto votato a favorire gli attaccanti: in realtà, questi ultimi sono chiamati ad un grosso, impegnativo lavoro di copertura che sottrae inevitabilmente energie e concentrazione. Che sia un punto di forza o no, le valutazioni le lasciamo a voi. Oggi però ci permettiamo una piccola considerazione: il reparto d’attacco della Signora è sicuramente felice per le vittorie di gruppo; un po’ meno contento, crediamo, a livello personale.

Daniela Russo