Fiorentina come la Fenice, sa rinascere dalle proprie ceneri

Dopo le mille peripezie della stagione passata erano in pochi a credere in un salto di qualità da parte della Fiorentina.

Prestazioni altalenanti, una dirigenza debole e il susseguirsi di allenatori diversi, ognuno con una propria identità tattica, non aveva lasciato una bella eredità al club toscano.

L’estate è arrivata come una benedizione per il popolo Viola, in ansia fino all’ultima giornata. L’era Della Valle termina definitivamente e da oltreoceano arriva un presidente dalla personalità dirompente.

In realtà Rocco Commisso nonostante il doppio passaporto si è dimostrato italianissimo e ha subito conquistato i tifosi della Fiorentina con scelte di un certo livello.

Chiesa Fiorentina
Foto: Virgilio Sport

Innanzitutto, Federico Chiesa non si tocca. Il pupillo più ambito d’Italia è rimasto tra le braccia amorevoli della sua Firenze, pronto a renderla grande.

Dopodiché ecco arrivare i nomi caldi come Kevin Prince Boateng, Cáceres e Badelj più il riscatto di numerosi prestiti che lo scorso anno avevano messo in crisi la Viola.

Il pezzo da novanta arriva però al momento della firma di Franck Ribery, che con il Bayern Monaco in dieci anni ha vinto tutto.

Molti pensavano già ad un Torres del Milan, a fine carriera e con poco da offrire, invece il francese ha fatto ricredere tutti. La sua presenza in campo e negli spogliatoi è una vera e propria guida per tutta la squadra. Giocatore dalla classe e dalla personalità indiscutibili, è proprio ciò che mancava alla Fiorentina.

Ribery Fiorentina
Foto: Goal.com

L’esperienza di Ribery sta facendo la differenza, tanto da essere proprio lui il prescelto per l’MVP del mese di settembre in tutta la Serie A.

Nelle prime quattro giornate con due sconfitte e due pareggi la Fiorentina sembrava aver ricominciato lì dove aveva finito l’anno scorso.  Poco agevolata dal calendario, la Viola mette subito in luce capacità di realizzazione e personalità.  Quelle con Napoli, Juve ed Atalanta non sono state sfide semplici.

Nelle successive tre giornate, fino all’ultima con l’Udinese, ecco che ritorna la Fiorentina che tutti stavano aspettando, quella che fa divertire e che non si arrende.

La tenacia e la caparbietà l’hanno portata ad undici punti, vicinissima in classifica a Roma e Napoli e pronta a giocarsela alla pari con tutte le sue colleghe.


Federica Vitali