La Roma sembra essere entrata in un tunnel: nessuna vittoria nelle ultime 6 partite. Analizziamo con Roberto Maida, giornalista del Corriere Dello Sport, il momento di crisi della squadra giallorossa.

La Roma sta vivendo un momento delicato vista la crisi di risultati da cui non riesce ad uscirne. Ben 6 le partite senza vittoria per gli uomini di Di Francesco. Un calo improvviso e repentino a cui non si riesce a dare una spiegazione.
Abbiamo analizzato con il giornalista del Corriere Dello Sport Roberto Maida le possibili motivazioni di questo declino e delle insistenti voci di mercato che hanno in qualche modo minato la fiducia dei propri giocatori e sull’operato della società.

La piazza romana è sempre stata croce e delizia per la squadra, capace di osannare e mandare alla gogna allenatori, giocatori e società. Ad oggi, quanto contano i tifosi?

I tifosi contano sempre tantissimo, ma questa società ha dimostrato più volte di fare le proprie mosse e le proprie scelte senza farsi condizionare più di tanto com’è giusto che sia. E’ giusto che i tifosi esprimano il loro parere ma è anche giusto che la società ne tenga conto ma che poi scelga ciò che è meglio per loro.

Di Francesco è arrivato con molte polemiche a Roma, ma ha fatto ricredere i tifosi grazie anche alla conquista del difficile girone di Champions. Ora però qualcosa sembra improvvisamente cambiato e la squadra è in piena crisi. E’ giusto riconfermare la sua fiducia o è il caso di cambiare guida tecnica?

No no, l’allenatore deve andare avanti almeno fino alla fine del campionato, sia perché è stato scelto con l’idea di costruire un progetto che aveva dei tempi di realizzazione che non si poteva pensare che si vincesse da subito lo scudetto, sia perché sei ancora in corsa per il quarto posto e hai da giocare gli ottavi di Champions. Sarebbe controproducente cambiare a metà campionato, anche perché quando va via un allenatore, ne devi prendere un altro e adesso chi vai a prendere che possa fare meglio di Di Francesco?!

Il polverone su Dzeko ha destabilizzato l’ambiente, diviso tra chi vorrebbe cederlo e chi vorrebbe rimanesse. Può ancora dare tanto alla Roma o è giusto cederlo e puntare su Schick?

Non è giusto cederlo in alcun modo sul piano tecnico infatti sembra non avverrà questa cessione. La Roma lo ha venduto ma Dzeko non ha accettato le condizioni contrattuali del Chelsea. Ora bisognerà vedere che tipo di reazione avrà il giocatore e sui compagni. Tutti i giocatori della Roma adesso sanno che nessuno è incedibile, non ci sono più punti fermi e affrontare questi mesi di campionato pensando che siano gli ultimi nella tua squadra, non è facile per nessuno.

Monchi al momento non sembra aver indovinato i vari acquisti estivi vista la carenza realizzativa della squadra. Come valuti i nuovi innesti? E’ necessario ritornare sul mercato immediatamente o rivoluzionare in estate?

La Roma è una società che è indebitata e deve vendere prima di comprare per le restrizioni imposte dalla Uefa; Monchi è stato bravo questa estate a vendere, anche se poi Salah è diventato un fenomeno che non potevi prevedere ma in quel momento era un buon affare. Purtroppo gli acquisti fatti non sono stati proficui; persino Kolarov che era partito benissimo, ora sta facendo vedere i limiti dettati dall’età e dalle tante partite giocate.
Certi acquisti non sono stati fortunati, Karsdorp al momento non si potrebbe giudicare. L’errore di Monchi è stato quello di inseguire Mahrez per tutta l’estate convinto di prenderlo e alla fine ripiegare su un giocatore completamente diverso a tantissimi soldi quando a questo punto bastava rimanere così.

La strategia di Pallotta dell’autofinanziamento cedendo ogni anno giocatori molto importanti, potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Lo stadio è davvero l’unica soluzione per evitare tutto ciò?

Non credo sia l’unica strada se prendiamo esempio dal Napoli. Ha un fatturato e monte ingaggi più basso eppure è lì a giocarsela con la Juventus ed è sempre stata ad alti livelli e non ha mai venduto giocatori tranne quelli sotto clausola rescissoria come Cavani e Higuain. Koulibaly, Mertens, Insigne sono alcuni giocatori che hanno ricevuto offerte alte ma non sono stati venduti.
La Roma con lo stadio avrà un’amplificazione delle possibilità economiche con gli introiti ma se negli ultimi anni non è riuscita a vincere nemmeno una Coppa Italia, vuol dire che è stato sbagliato molto e certi errori gestionali sono più sugli acquisti e non sulle cessioni. Monchi disse la prima volta: “Il problema non è vendere, ma comprare male” e se tu ogni volta che fai un’operazione intelligente la vanifichi con una cessione allora non si crescerà mai.

 

Raffaella De Macina