Dopo aver ricevuto il riconoscimento di miglior calciatore africano 2018, soltanto ieri è stato anche  premiato con il “PFA player of the year”:  lui è Salah, prossimo avversario ed ex di lusso della Roma

                                    ( goal.com)

L’estate del 2015 che ha segnato il  suo arrivo nella Capitale non sarà facilmente dimenticata. Il caos mediatico ( e successivamente anche legale) scatenatosi tra Fiorentina,Chelsea e la stessa Roma che lo ha accompagnato verso Trigoria, lasciava già presagire quanto questo giovane ragazzo dal sorriso contagioso nascondesse un quid  calcistico non indifferente.

Lo stesso periodo, due anni dopo, Momò ha preso un altro aereo ed è tornato in Premier, stavolta alla corte di Klopp e del Liverpool,  lasciando con l’amaro in bocca i tifosi giallorossi. Chiamatelo karma, destino o coincidenza ma come nella fase a gironi la formazione capitolina ha incontrato l’ex Rudiger affrontando il Chelsea, la semifinale  andrà in scena contro i Reds che vantano il miglior giocatore della Premier, proprio Salah.

                                                ( skysports.com)

L’attaccante egiziano ha collezionato ben 41 reti, con  quella realizzata sabato scorso  in campionato con il West Bromwich Albion è salito a quota 29 e si contenderà fino all’ultima giornata la qualifica di capocannoniere insieme ad un numero nove purissimo, Hanry Kane. La passata stagione giocata per l’appunto indossando i colori giallorossi lo ha visto,a parità di presenze ( 31), riuscire ad andare  a segno  in 15 occasioni in Serie A. Una differenza di 16 gol ricollegabile anche, ma non soltanto,  alle differenti  fasi difensive delle squadre inglesi rispetto alle italiane.

Salah, però, ha confermato di aver trovato grazie all’apporto dei compagni di  reparto Firmino e Manè che sposano perfettamente le sue caratteristiche, la propria dimensione ideale nella squadra inglese tanto da aver segnato durante le dodici partite in cui è sceso in campo per disputare la Champions League nove reti.

                        

Velocità e capacità di danzare sul pallone gli permettono non solo di bucare puntualmente la rete ma anche di godere di una propensione nel mandare il resto della squadra verso la stessa,  tanto che in 2658 minuti quest’anno ha servito nove assist vincenti.

 

Domani sera si troverà di fronte i suoi ex compagni tra cui Manolas, uno di quelli  rimasti in contatto con Momò anche dopo la sua partenza,  che tenterà di arginarlo nella speranza condivisa da tutti i romanisti  di vederlo tornare a segnare dal prossimo fine settimana e di raggiungere  la nomina di miglior bomber stagionale… ma non in Champions League.

Chiara Vernini