La coppa dalle grandi orecchie manca da troppo tempo in casa Juve: dopo l’ultima vittoria a Roma nel lontano 1996, la squadra bianconera non è più riuscita a conquistare il tetto d’Europa. In alcuni casi ci è andata molto vicina (la finale persa contro il Real Madrid nel 1998 e quella lasciata al Milan nel 2003 ne sono un esempio), per poi allontanarsene sempre più con brucianti eliminazioni anche al primo turno. Ad assestare il colpo di grazia è poi arrivata Calciopoli che ha spazzato via senza pietà un’intera squadra ponendo fine ai sogni di gloria italiani e di conseguenza anche europei. La ripresa non è stata affatto facile, nonostante l’ottimo rendimento in campionato della squadra ripresa in mano da Antonio Conte. La crisi europea della Vecchia Signora viene spesso fatta coincidere con l’attuale crisi del calcio italiano, in cui è evidente che a mancare sono soprattutto i soldi, altri invece la riconducono alla troppa intensità dimostrata in serie A, i cui eccessivi sforzi non hanno fatto altro che penalizzare gli impegni di Champions.

Con Max Allegri questa situazione sembra essere cambiata: non più tour de force in vista del campionato a scapito delle altre competizioni, ma giusto equilibrio per non lasciare nulla di intentato e regalare ai tifosi qualche emozione “nuova”. Domani c’è il Monaco e il tecnico bianconero cerca di caricare la squadra con una vena di sicurezza e ottimismo che non fanno mai male: “Domani giocheremo una grande partita e riusciremo ad arrivare in semifinale”, ha dichiarato l’allenatore toscano, spalleggiato dal capitano Gigi Buffon che ha mostrato lo stesso identico ottimismo. Secondo il numero uno bianconero: “Passare questo turno sarebbe la dimostrazione che la Juve è in grande crescita e dimostrerebbe, se mai ce ne fosse stato il caso, che siamo tornati”. Se la Juve è tornata o no lo scopriremo domani, intanto l’Italia rimane col fiato sospeso nella speranza di riconquistare per l’anno prossimo il quarto posto in Champions League.

Claudia Rosco