Si scrive Cakir, si legge incubo italiano

Cüneyt Çakir, 42enne di Istanbul, direttore di gara Fifa da ormai 13 anni (è arbitro dal 1994, ha debuttato ai massimi livelli nel 2001 ed è direttore di gara FIFA dal 2006) ha arbitrato le squadre italiane in 22 occasioni: solo sei vittorie, due pareggi e ben 14 sconfitte.

immagine: LaRoma24

L’ultima, in ordine cronologico, è recente e riguarda la Roma.

La direzione di gara da parte del turco non è stata impeccabile generando tante recriminazioni e critiche.

Perché non è andato a rivedere l’intervento di Marega su Schick nel finale dei tempi supplementari di Porto-Roma?

Con questo interrogativo la squadra giallorossa saluta la Champions League non senza l’amaro in bocca, soprattutto perché, pochi minuti prima, lo stesso direttore di gara aveva deciso di rivedere con l’on field review il fallo di Florenzi su Fernando.

Prima della sfida di Oporto, Cakir aveva già arbitrato la Roma in altre quattro circostanze.

Tre sconfitte: nel 2014/15 sempre in UCL, la Roma rimediò un 2-0 a Monaco di Baviera -nel girone E-; a novembre 2015, nella sfida contro il Barcellona al Camp Nou la squadra capitolina perse 6-1; in Europa League contro la Fiorentina negli ottavi di finale -e 0-3-.
Una sola vittoria: quella di quest’anno, nel girone, contro il CSKA.

Tra i precedenti di Cakir con le italiane, anche tre pesanti ko della Juventus nelle ultime stagioni europee.

L’arbitro turco è stato il direttore di gara di tre importanti partite della storia recente bianconera.
Ha diretto la semifinale di Europa League contro il Benfica persa 2-1 in Portogallo, che costò la finale che si sarebbe giocata allo Stadium.
Era sempre lui il fischietto designato per la finale di Berlino di UCL in cui i bianconeri videro trionfare il Barcellona.
La passata stagione, invece, la Juve e Cakir si sono incontrati ai quarti, nella sfida di Torino contro il Real Madrid.

immagine: Agenti Anonimi

Letale anche per Inter e Napoli

Non solo Roma e Juve le vittime del turco.
L’arbitro Cakir è risultato letale anche per l’Inter che ha sempre perso quando si è trovata di fronte una sua direzione: tre gare, tre sconfitte (3-0 contro il Werder Brema, 1-0 contro il Marsiglia e l’ultima volta, quest’anno ai gironi, a Wembley contro il Tottenham).

Cakir negativo anche per i partenopei. Il turco ha diretto il Napoli in cinque occasioni, il bilancio è di una vittoria (in UCL, nei gironi, contro il Marsiglia), un pareggio (2-2 con Woslfsburg, ai quarti di Europa League) e tre pesanti sconfitte (nella stagione 2010-11, a Villareal nel secondo turno di Europa League; nei preliminari di UCL, a Bilbao, l’1-3 costò la partecipazione alla Champions alla squadra di Benitez; a Madrid, l’1-3 contro il Real, sbattè fuori gli Azzurri dagli ottavi del 2017).

E quando vede la Nazionale tricolore?

Gli Azzurri sono incappati nel fischietto di Istanbul in cinque occasioni.
In questo caso il bilancio è positivo: tre vittorie, un pareggio e una sconfitta.

Non basta questo però per cancellare gli errori e le valutazioni superficiali che hanno danneggiato i vari club italiani.