Il Milan vince si riporta a -3 dalla Champions ma ancora una volta la festa è rovinata. Bakayoko manda a quel paese Gattuso. Questa mattina il chiarimento e il francese potrebbe esserci con la Fiorentina

Il Milan sembra non trovar pace quest’anno e se c’è chi imputa a Gattuso una dose di colpevolezza di un peso determinante, alcune vicissitudini sembrano render giustizia ad un Gattuso che al di là di limiti e défaillance si ritrova a combattere contro una squadra che di maturo dimostra di avere ben poco.

Che ai rossoneri manchi una figura di riferimento dal punto di vista di leadership, quindi di maturità, è detto e ridetto. Che i rossoneri soffrano di immaturità esacerbata è un altro discorso, ben più grave. Anche in tal senso a Gattuso si potrebbe attribuire una dose di incompiutezza, e in tal senso colpevolezza. Il tecnico calabrese sembrerebbe non essere riuscito a trasmettere quel rafforzamento a livello umano ancor prima che tecnico. Un ‘fallimento’ che cozza con le aspettative dell’allenatore e di tutti i milanisti e che inevitabilmente porta a delusioni che sfociano nella rinuncia. Il divorzio tra Milan e Rino è a fine stagione sembra essere stato sdoganato ed è ormai praticamente certo.

Un passo indietro che Gattuso compie clamorosamente, in contrapposizione persino a quello che è il suo stesso modo d’essere. Lui che è tutt’altro che un rinunciatario, per una volta, per questa volta, ci rinuncia. Di mezzo c’è l’amore per quella maglia che a quanto pare non può più difendere se non lasciando. D’altronde si sa, amare significa un po’ anche questo. Capire e accettare quando è il caso di lasciare andare.

Scoraggiato e quasi depresso. Certamente rammaricato e dispiaciuto per l’andazzo delle cose, Gattuso nel post partita si presenta ai microfoni con una faccia da funerale nonostante i suoi giocatori abbiano vinto riuscendo a segnare persino due gol. Nonostante sia tornato al gol Suso, e nonostante l’Europa sia lì. Ancora una volta infatti, durante la partita, accade una situazione che deluderebbe chiunque e ancor più Rino. Per Gattuso, cresciuto in un calcio dove tutto era così diverso rispetto a ora, certe cose è difficile accettarlo. Come lo era stata la rissa tra Kessié e Biglia durante il derby. Difficile da accettare, appunto, certe esternazioni di un caos che sa di un disequilibrio preoccupante e che, agli occhi del nemico non è altro che una finestra sulle tue debolezze.

Da Kessié a Bakayoko

Alla lite del derby si aggiunge il gesto poco felice che Kessié e Bakayoko hanno compiuto nel post partita di Milan-Lazio con tutte le polemiche che ne sono conseguite che hanno rovinato il sapore della vittoria. Esattamente come ieri. Il Milan vince ma Gattuso ha la faccia da funerale per quanto accaduto tra lui e Bakayoko. 

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Repubblica

Dopo Kessié, anche l’ex Blues non resiste dalla tentazione di combinarne delle altre. E dopo le vicende di Milan-Lazio, il ritardo agli allenamenti (per la discoteca della sera prima), è ancora protagonista. Ma questa volta il francese si scontra con Rino Gattuso con tanto di ‘F**ck off man’ che il giocatore rivolge al tecnico.

Gattuso ai microfoni preferisce non entrare nell’argomento, chiarendo che se ne tratterà nei posti consoni, ovvero in spogliatoio. Non certo davanti alle telecamere. No, perché Rino è di un altra specie. Quella in cui i panni sporchi si lavano in casa, e le ciabattate – forse – volano sì ma negli spogliatoi.

Le ragioni che hanno portato alla diatriba tra i due sono da ricercare nei tempi che Bakayoko ha impiegato per prepararsi all’ingresso in campo. Tempistiche ritenute troppo estese per Gattuso che necessitava una prontezza diversa e che hanno portato l’allenatore a cambiare giocatore da far entrar e in campo. Il provvedimento ha mandato in escandescenze il francese che però, in seconda istanza, ai microfoni e su Twitter chiarisce la sua posizione.

Il fantomatico “Ne parliamo dopo’ pronunciato da Gattuso” è comunque arrivato, e tra Gattuso e Tiemoué il chiarimento c’è stato. Questa mattina prima dell’allenamento, in presenza anche di Leonardo e Maldini. Il francese si è regolarmente allenato e qualora Biglia non dovesse farcela potrebbe anche essere titolare nella partita contro la Fiorentina.

Intanto il Milan è tornato alla vittoria, contro il Bologna e contro l’ex Mihajlovic. E’ tornato al gol Suso che segna il settimo gol stagionale, dopo un digiuno che si protrae da gennaio. Intanto i rossoneri raggiungono quota 59 riportandosi di nuovo sopra Roma e Torino, si riportano in zona Europa e distano dalla Champions soli 3 punti. Quelli che li separa dalla Dea. In programma la trasferta contro la Fiorentina al Franchi dove i viola non vincono dal 16 dicembre con l’unica eccezione della larghissima vittoria per 7-1 contro la Roma in Coppa Italia.

Da ex a ex, da Mihajlovic a Montella, sabato prossimo il Milan si ritroverà di fronte Montella che da quando è stato esonerato dal Milan non ha più incontrato i rossoneri e da quando è arrivato alla Fiorentina non ha ancora trovato la vittoria e cercherà di complicare la vita ai rossoneri per una vittoria personale, ma anche rivincita.

Il Milan però deve pensare al futuro e quel futuro deve per forza di cose passare dal presente e a quanto pare dal passato.