È certo che le vittorie scacciano tutti i problemi. Sarà così anche in casa Atalanta?

Stasera contro l’ Ajax ha vinto e ha passato il turno di Champions per la seconda volta in due anni.

Ajax Atalanta
Fonte immagine Profilo Twitter Atalanta

Questa volta però si gioisce a metà: perché la settimana che ha preceduto la partita chiave per la stagione della Dea è stata davvero surreale.

Per la prima volta abbiamo udito  concrete voci di screzi all’interno dello spogliatoio atalantino, sembra infatti che il capitano Papu Gomez abbia colpito l’allenatore Gasperini al culmine di un litigio e che Ilicic si sia schierato con l’argentino.

Aria pesante che una società giovane come l’Atalanta non è abituata ad affrontare.

Arrivati all’Amsterdam Arena, gli occhi erano tutti puntati su giocatori e mister: tensione  e poche dichiarazioni per non perdere la concentrazione pre-gara.

Ma l’atmosfera si è sciolta al gol vittoria di Muriel portando a casa il passaggio del turno.

Nel post partita i giocatori si sono presentati col sorriso dichiarando in sostanza che i panni sporchi si lavano in casa e che la vittoria di stasera scaccerà tutti i crucci.

Ma sarà davvero così?

Gasperini ha dichiarato che dall’inizio del campionato a oggi  ha dovuto cambiare assetto e modulo per diminuire i gol subiti e cercare di segnare di più.  Ha cambiato  ruolo a giocatori e inserito  nuovi innesti.

Ha aggiunto inoltre di volere un po’ più di libertà nella scelta dei giocatori da poter schierare e dei moduli da scegliere: allora ci chiediamo, c’è qualcuno che glielo impedisce?

Effettivamente il nuovo innesto Pessina, uno dei migliori centrocampisti dello scorso anno, stasera ha fatto una meravigliosa partita da titolare, Romero sta ingranando giornata dopo giornata, De Roon e Freuler titolari inamovibili, Muriel giocatore ritrovato e sempre più inspirato.

Ci chiediamo allora da cosa, in una società ed in un gruppo così vincente , siano scaturite queste incompresioni e malumori che portano addirittura a pensare a delle imminenti dimissioni di Gasperini.

Il Gasp rimane sulla panchina della Dea, a lungo speriamo, perché diciamo la verità, per guidare un gruppo così vincente c’è bisogno di un leader con la G maiuscola.

Ilaria Iannì