Napoli-Liverpool è pronta a infiammare la notte magica di Champions League. Il 7 settembre alle ore 21 al “Diego Armando Maradona”. Un ritorno alla manifestazione più importante calcistica, dopo due anni di Europa League, che ha inserito la squadra partenopea nel girone A: oltre al Liverpool, Ajax e Rangers. 

Infiammano subito le dichiarazioni del tecnico dei reds Jürgen Klopp: “Affronteremo squadre con buon pedigree, tutte hanno possibilità di passare il turno […] Solo un paio d’anni fa abbiamo giocato due partite davvero difficili contro l’Ajax e siamo stati sorteggiati abbastanza regolarmente contro il Napoli, quindi sappiamo un po’ di entrambi e loro sanno un po’ di noi, ma si saranno sempre cose nuove da apprendere”. 

Già perché sia nei sorteggi dei gironi di Champions 18/19 e 19/20, il Napoli ha sempre attratto a sé la squadra inglese. Sei i precedenti tra le due squadre, tenendo conto degli scontri nell’edizione 2010 dell’Europa League: due successi partenopei, due successi dei reds e due pareggi. Un bilanciamento equo che rende, se non ancora più appetibile, quantomeno ideale lo scontro. 

Gli ultimi precedenti riportano alla memoria il pareggio ad Anfield, per 1-1 e precedentemente la vittoria azzurra per 2-0 con goal di Dries Mertens e Fernando Llorente. Sulla panchina vi era ancora il pluripremiato allenatore Carlo Ancelotti, mentre ora Klopp rincontrerà Luciano Spalletti. 

Il loro ultimo incontro? Nel 2014 quando allenavano rispettivamente il Borussia Dortmund e lo Zenit San Pietroburgo. Oltre alla parentesi sportiva, è spolverato in rete il gesto che Klopp fece nei confronti del tecnico italiano. Prima di una delle due partite, i due si stavano confrontando amichevolmente. A un tratto Klopp sfiorò la testa di Spalletti indicando poi la sua. Scherzosamente si parlava di come magari Klopp avesse risolto il nascente problema di trapianto di capelli. 

Un siparietto simpatico, che sicuramente ricorderanno i due quando si incontreranno all’interno del Maradona, prima di lasciare posto alla partita. Uno scontro che già si prospetta spettacolare, sebbene la squadra inglese abbia dovuto affrontare un’estate di calciomercato dura. Importanti gli addii di Sadio Mané, ora al Bayern Monaco, e di Divock Origi, arrivato a Milano, dopo ben 8 anni di storia.  

Stella della squadra rimane però Mohamed Salah, che ha firmato il prolungamento di contratto fino al 30 giugno 2025. Anche il Napoli ha dovuto affrontare una lunga estate, che ha portato a nuovi innesti, ultimi in ordine di tempo Ndombelé, Raspadori e Simeone. Dopo un’annata quasi perfetta, perdendo per un punto la Premier League e perdendo la finale di Champions contro i galacticos di Ancelotti. 

Una squadra che però resta annoverata tra le migliori squadre al mondo, e che nonostante gli addii ha investito sul mercato. È arrivato Darwin Nunez (Benfica) per 100 milioni. Nonostante questo però, la stagione appena iniziata non è stata al massimo delle capacità della squadra: due pareggi consecutivi e una sconfitta contro il Manchester United. Clamorosa la vittoria per 9-0 sul Bournemouth, ma in questo caso si tratta di una squadra risalita dalla serie cadetta. 

Il Liverpool però dovrà correre ai ripari, visti gli infortuni che terranno ai box Thiago Alcantara e di Joel Matip. Nonostante ciò come ci ha sempre abituato, il Liverpool è pronto a non lasciarsi intimorire. Sarà una lunga notte, che vedrà i nuovi acquisti del Napoli, fare la loro ascesa nel calcio che conta. Sarà la prima partita in Champions di Kvaratskhelia, Simeone e Raspadori.

Il “road to Istanbul” per il Napoli riparte quindi dal Liverpool. Oltre ad essere un ritorno alla Champions, sarà anche un ritorno al passato. Con la sfida trasmessa su Amazon Prime, sarà l’eterno “Pocho” Lavezzi a commentare il Napoli. Quindi resta solo una cosa da fare: alzare il volume della voce durante l’inno e godersi l’emozione della Champions. 

 

 

ROSARIA PICALE