Gli Italiani, popolo di sognatori, navigatori e… allenatori

Negli annali del calcio uno degli argomenti più speculati durante le stagioni disputate sono le scelte discutibili di contrattazioni con giocatori e allenatori che nella maggior parte dei casi firmano il contratto con la società, ma come spesso accade non trovano accoglienza piena dalla tifoseria. Lo stesso vale per la stessa presidenza della società che fa cilecca o uscite in pubblico poco carine che portano a disapprovazioni della platea.

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Serie A..

Uno dei casi più recenti è proprio l’hashtag #Pioliout diffuso dai tifosi rossoneri negli ultimi giorni, mostrando al nuovo acquisto in panchina milanista un grande scetticismo nei suoi confronti che prontamente ha voluto smorzare ai microfoni. Pioli ha una grande responsabilità ora: far ripartire un Milan che per capire le tattiche di Giampaolo ha impiegato più di nove giornate non ottenendo di conseguenza abbastanza punti per convincere, e sopratutto far ricredere i tifosi su se stesso e la squadra.

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Fonte: Milan Live

In casa Juve ricordiamo anche le critiche affondate ad Allegri quando arrivò a Torino dopo lo strabiliante Conte, ma nonostante 11 trofei in 5 anni e due finali Champions, qualcuno ancora lo criticava per il gioco inesistente.

Allegri out: il mondo Juve è spaccato tra bianco e nero

 

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Fonte: IL Napolista

Un altro caso recentissimo del calcio italiano è Sarri che ha ricevuto critiche e scetticismo ai suoi due approdi italiani: Napoli e Juventus. Quando arrivò a Napoli l’unica cosa che convinceva i tifosi era il suo amore per la squadra e la città, solo una piccola parte vedeva il suo bellissimo lavoro fatto in Serie B. Non da subito convinse, dopo tre giornate ingranò e a fine 2015 aveva già stregato i tifosi azzurri portandoli addirittura al sogno scudetto sfiorandolo due anni dopo. Alla Juve questa estate è stato diverso: arriva vittorioso dalla finale di Europa League con la squadra del Chelsea ma nessuno era convinto che rispettasse il regime della società e che il suo gioco potesse applicarsi ai talenti bianconeri.

Premier League…

Un caso contrario lo ebbe quando atterrò in Inghilterra per allenare il Chelsea, lì adoravano il suo gioco ma iniziò ad andare di moda l’ashtag #Sarriout quando i suoi schemi erano sì belli ma inconcludenti per un calcio inglese prolifico di gol.

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Fonte: gettyimages

Altri casi di allenatori italiani in Inghilterra sono le esperienze di Conte al Chelsea e di Claudio Ranieri e la sua vittoriosa impresa al Leicester City: entrambi hanno iniziato bene, molto bene, per finire poi scartati dalle società e dai tifosi.

 Bundesliga…

Uno stesso Ancelotti che col Milan ha portato la sua carriera ai vertici non è riuscito a fare lo stesso ad esempio col Bayern, con la quale società e tifosi non ha avuto rapporti bellissimi. Il Mister per eccellenza fa cilecca anche a Napoli spesso, le critiche non mancano, ma resterà sempre uno dei migliori allenatori del mondo.

Soccer: Champions League; Napoli’s press conference
SSC Napoli’s sportive center in Castelvolturno, Italy, 16 September 2019.
ANSA/CESARE ABBATE

Liga

Spostandoci in Spagna troviamo uno Zidane accolto poco bene, giudicato inesperto e incompetente, eppure ha zittito tutti vincendo tre Champions consecutive.

I giocatori non sono immuni alle critiche

Tante volte però sono stati presi di mira i giocatori della squadra tifata, per motivi disciplinari in più occasioni. E’ il caso ad esempio di Mauro Icardi all’Inter. Da argentino Capitano idolatrato nella Milano nerazzurra ad approfittatore qualunque della pazienza altrui. Da quando Spalletti gli levò la fascia da Capitano il suo atteggiamento con la squadra e con la tifoseria, lo sappiamo, non fu più lo stesso. Tanti volevano la sua partenza e dopo mesi di presunti infortuni minimi, panchine e tribune ecco che i tifosi sono accontentati: Icardi al PSG.

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Fonte: La Repubblica

Anche Insigne, napoletano, sta iniziando a stufare i tifosi azzurri col suo atteggiamento superficiale e con poca disciplina.

Özil, tedesco di origini turche, lascia la Nazionale di calcio della Germania, a causa di una lunga polemica iniziata con una fotografia scattata lo scorso maggio a Londra insieme al presidente turco Erdoğan.

Nel cuore dei tifosi del Milan, invece, Calhanoglou non è mai entrato, perchè se appena arrivato diede dimostrazione di avere talento e colpi importanti, col tempo è andato sempre più in calando ed oggi viene considerato uno dei punti deboli di una squadra già debole.

Rapporto società e tifosi, chi la spunta?

Spesso e volentieri è stato un bene che le società però non abbiano ascoltato le rivolte delle tifoserie, da tastiera e non, non facendosi dunque influenzare ed impietosire dalla platea.

Le proteste dei tifosi vanno anche ben oltre allenatori e giocatori: spesso prendono di mira la società stessa. E’ il caso della tifoseria napoletana contro De Laurentiis, imprenditore romano che ha portato il Napoli dalla serie C alla serie A fino alla Champions. Purtroppo il rapporto è tutt’altro che rosa e fiori: irascibile e senza peli sulla lingua, ADL non si risparmia mai ai microfoni, è il caso di qualche giorno fa:

Io lascio vivere. Il problema di Insigne e di Raiola non lo risolve De Laurentiis, ma lo deve risolvere prima di tutto il giocatore, che deve capire da grande cosa vuole fare. Ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io lo capisco e lo proteggo. Lui mi piace, mi sta molto simpatico, però ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana. Deve stare tranquillo e diventare una persona più serena. Ma è un problema suo, non glielo possono risolvere né Raiola né Ancelotti”

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Fonte: Napoli piu

e si è anche sbilanciato sui beniamini Mertens e Callejòn…

“Assolutamente non sono disposto a uno sforzo importante. Ritengo che ogni giocatore abbia un suo valore a seconda di dove gioca, come gioca, che età ha e quello che fa. Se poi qualcuno vuole andare a fare le marchette in Cina perché strapagato, per vivere due o tre anni di m…. è un suo problema. Non posso considerare concorrenziale la Cina, è lontana. Se invece loro la considerano vicina, questi sono problemi loro che non mi riguardano. Nella vita bisogna scegliere se lavorare contenti e fare ciò che ti piace, oppure farlo solo per soldi. Per me i soldi sono un mezzo, non un fine. Se per loro non è così, vadano pure in Cina”

Parole per niente rassicuranti per i tifosi azzurri i quali hanno già visto negli anni passati addii importanti per colpa delle divergenze con il patron del Napoli, come Cavani, Lavezzi, Higuain, Sarri. 

Anche le due facce del calcio della regione Lazio non sono propriamente ben voluti dai loro tifosi: Lotito e Pallotta ricevono da anni molte proteste dai tifosi. 

Italiani, popolo di santi, poeti e navigatori, o meglio: popolo di eroi, di santi, di poeti, di artisti, di navigatori, di colonizzatori, di trasmigratori.

 

E diciamola tutta… di allenatori…

 

Valentina Vittoria