Su di lui aveva messo gli occhi anche Marcello Lippi, a quei tempi allenatore del Napoli ma già in procinto di trasferirsi alla Juventus.

Peccato che quando il mister va in tribuna ad osservare meglio le sue potenzialità, Alain Boghossian, centrocampista dell’Olympique Marsiglia di origine franco armena, sia costretto a saltare la partita per un infortunio.

Ciò nonostante Lippi, passato ai bianconeri, lo consiglia comunque ai partenopei ed inizia così, nel 1994, l’avventura italiana di Boghossian che diventa, tra l’altro, l’unico giocatore della storia ad essere stato trasferito tra le due società.

Cresciuto nelle giovanili dell’Olympique Marsiglia, squadra nella quale nella stagione 1993 – 94 vince la prima Champions League contro il Milan, nel Napoli rimane sino al 1997, dove è apprezzato per le sue qualità anche dai tifosi.

Curiosamente ricompare all’orizzonte la Juventus proprio quando  Boghossian, in campo con una frattura al naso, si lesiona il legamento crociato…

Nel 1997 arriva alla Sampdoria, ancora una volta sotto la guida di Boskov che già era stato il suo allenatore tra i partenopei, spesso segna e si guadagna la chiamata nella Nazionale francese nella quale nel 1998 vincerà il titolo di Campione del Mondo.

Proprio in quell’anno Boghossian viene reclutato dal Parma (rimarrà sino al 2002), squadra nella quale avverrà la sua consacrazione e nella quale vince la Coppa Uefa (1999), due Coppe Italia (1999 e 2000) e una Supercoppa italiana (1999).

Ottantanove presenza e 10 gol il suo palmares con i gialloblù,
dei quali diventa portabandiera anche per i tifosi

Sarà un grave infortunio a costringere Boghossian a lasciare l’Italia, per approdare all’Espanyol e ritirarsi definitivamente dal calcio giocato nel 2003, in seguito ad un ulteriore altro infortunio.

 

Intrapresa la carriera da allenatore, nel luglio del 2008 è diventato il vice di Domenech alla guida della Nazionale francese, rimanendo allenatore in seconda anche con Blanc nel 2010.

 

Silvia Sanmory
(Immagini tratte da wikipedia, lagazzettadellosport.com, twitter)