La Roma ha dato tutto quello che poteva ma, tra sfortunati autogol e torti arbitrali, non è riuscita ad evitare una pesante sconfitta

I commenti subito dopo il sorteggio tra Barcellona e Roma erano ben chiari: marziani vs comuni mortali. Ieri però, chi ha visto la partita tra le due squadre non ha notato questa eccessiva differenza, merito di una Roma ben messa in campo e di un Barcellona non particolarmente irresistibile. Questo però non è bastato agli uomini di Di Francesco che con due sfortunati autogol si sono complicati la vita tagliando le gambe al morale e alla concentrazione.

La Roma, però, ha molto da recriminare. Sono infatti ben due i rigori non concessi dall’arbitro Makkelie (uno netto, l’altro al limite dell’area) che penalizzano non poco i giallorossi – visto che i due episodi sono avvenuti sullo 0-0 e sull’1-0-.

Fonte fotografica di “ANSA.it”

Sul 3-0 per il Barcellona, Dzeko riesce a segnare aprendo uno spiraglio di speranza ma, nel momento di maggior spinta della Roma, è arrivato il game over di Suarez generato da un passaggio sbagliato di Gonalons che regala al bomber blaugrana una palla d’oro da insaccare in rete.

La Roma ha dato il massimo, la differenza della qualità dei singoli si è sicuramente vista (anche se Messi è stato prontamente chiuso in quasi tutte le occasioni) ma la pesante sconfitta per 4-1 è stata una dura punizione eccessiva.

Al ritorno servirà un’impresa quasi impossibile in un Olimpico che non faceva sold out dalla partita di addio al calcio giocato di Francesco Totti, il 28 maggio dello scorso anno.
Di Francesco avrà a disposizione due pedine molto importanti: Nainggolan e Under, muscoli, grinta e velocità in più che non garantiscono il miracolo ma lasciano viva una piccola speranza perchè la Roma ha dimostrato, nonostante il risultato, di saper soffrire e ferire.

Raffaella De Macina
Immagine di copertina del “Corriere dello Sport”