Il tempo cura le ferite, ma non sempre basta per cicatrizzarle.  A dimostrazione di questo, il botta e risposta tra Totti e Spalletti in riferimento al rapporto che ha tenuto banco nella Capitale e non solo: il loro.

 

Durante una lunga e approfondita intervista rilasciata a SkySport per la rubrica “ i Signori del Calcio”, l’ex capitano giallorosso ha toccato molti temi relativi alla propria carriera; immancabile quello inerente al suo ultimo tecnico, Spalletti, e alla gestione che quest’ultimo gli ha riservato nella stagione per lui più difficile: quella del suo addio al calcio giocato.           (immagine da sportellate.it)

“Con Spalletti non c’è mai stato un confronto e mai ci sarà, avrei preferito chiudere in un altro modo. Fossi stato in lui avrei gestito il calciatore e la persona in modo diverso.” Parole chiare, dirette,  che non lasciano spazio a molte interpretazioni quelle pronunciate dalla bandiera romanista. Che qualcosa nel loro legame si fosse rotto, era evidente e sotto gli occhi di tutti. Inutile ricordare l’intervista rilasciata da Totti alla Rai, discussa e criticata da molti,  la conseguente scelta del tecnico di Certaldo di non convocarlo per l’imminente partita contro il Palermo e l’olimpico schierato, durante quel match, con il suo Capitano. Le “comparsate” riservate al calciatore dall’allenatore, gli hastagh #iostoconTotti o #iostoconSpalletti e quei fischi, assordanti e continui durante l’ultima giornata di campionato nonché ultima da giocatore di Francesco, all’indirizzo di Spalletti provenienti da tutti o quasi i settori dello stadio.

L’attuale mister dell’Inter ha dimostrato che non si tira indietro dal rispondere a domande pungenti e così è arrivata l’ attesa  replica alle frasi pronunciate dal pupone: “Si è espresso in modo inequivocabile, per cui segna un punto preciso sul nostro rapporto. Da parte mia ci sarà sempre la stessa apertura e disponibilità che ho sempre avuto, poi è chiaro che per il mio ruolo devo gestire delle cose. Se pensa così mi spiace ma non posso farci nulla”.

Certo è che il è passato non si cambia, e sarebbe estremamente difficile per Totti e per i tifosi capitolini cancellare l’immagine di una bandiera seduta in panchina per  gran parte di una intera stagione. Ognuno si è potuto fare una propria idea, opinabile o meno, dell’accaduto e di come sarebbero potute andare le cose con un’apertura e atteggiamento differenti. Ad oggi è evidente che, se le strade di questi due uomini del calcio si sono incrociate più volte nel loro cammino sportivo, per il futuro è probabile che salvo colpi di scena sceglieranno di prendere direzioni differenti, seppur parallele.

Chiara Vernini