Record storico per la Roma, che imponendosi per 2-4 sulla Fiorentina, prende in mano lo scettro  e si aggiudica la 12esima vittoria consecutiva in trasferta in serie A.

La Roma ha una nuova identità, grazie al suo mister Di Francesco, lo sta dimostrando partita dopo partita sia in campionato che in Europa.
Domenica con l’ennesima vittoria in trasferta, ai danni questa volta della Fiorentina, sconfitta per 2-4, si aggiudica il record storico di 12 vittorie consecutive in Serie A.
La squadra che deteneva questo record, era l’Inter di Mancini che collezionò nella stagione 2006/07, 11 vittorie consecutive.

Questo record al momento è diviso quasi a metà tra Spalletti (con 7 vittorie della precedente stagione) e Di Francesco (a quota 5) ma potrebbe ulteriormente incrementarsi visto il modo in cui stanno giocando i giallorossi.

Il gruppo è molto unito, il mister si è concentrato sul lavoro psicologico e grazie a una panchina decisamente più lunga e all’altezza rispetto agli ultimi anni, sta facendo in modo che ciascun giocatore sia sempre un potenziale titolare, rendendoli tutti importanti allo stesso modo.
Questo metodo si sta rivelando un valore aggiunto,  si è creata una sorta di serenità nei giocatori e una grande voglia di impegnarsi e sacrificarsi sempre per ottenere un posto in squadra.

Ad oggi la Roma è anche la miglior difesa del campionato con 7 gol subiti in 12 partite (11 per la Roma che deve recuperare ancora la partita contro la Samp), e un bottino di 27 punti con 9 vittorie e 2 sconfitte (l’unica a non aver pareggiato delle squadre stazionate nella parte alta della classifica).

La maggior parte dei tifosi e dei media era scettico riguardo al mister, ma i numeri e le prestazioni stanno invece dimostrando quanto sia una persona molto attenta ai dettagli, umile e intelligente.
Fino ad ora i giallorossi sono stati sottovalutati, ma con il calo delle altre squadre in cima, il campionato si giocherà sicuramente alla pari e non più solo con le solite 2-3 squadre.

Ormai gli automatismi nelle squadre sono stati assorbiti, le squadre stanno mostrando le proprie identità e il proprio gioco.
Non possiamo far altro che gustarci lo spettacolo…

Raffaella De Macina