La squadra di Gattuso non sbaglia, batte 1-0 la Lazio e si aggiudica lo scontro diretto per la Champions.

Primo tempo all’insegna dell’equilibrio con tante occasioni ma nessuna finalizzazione.
Nella ripresa decide Kessie su rigore al 79′.
Con questo successo, i rossoneri trovano una vittoria che mancava dallo scorso 9 marzo e si riprendono il quarto posto contro-sorpassando la Roma.

Una vittoria che porta il Milan +6 sulla Lazio e consente di trovarsi in vantaggio negli scontri diretti con le due romane.

Il Milan era obbligato a vincere e (questa volta) ha vinto

I rossoneri hanno affrontato questo scontro diretto con il piglio giusto.
Coraggio, intraprendenza, aggressività che hanno fatto sì che gli ancora troppi passaggi elementari sbagliati, non pesassero sul finale.

Kessiè, un talismano per Gattuso

Franck Kessie è uno degli insostituibili di Gennaro Gattuso: 2.482′ giocati in questo campionato (28 presenze).
L’ivoriano in questa stagione ha realizzato cinque gol, tutti in campionato e il Milan, in queste occasioni ha sempre vinto (contro Roma, Sassuolo, Parma, Empoli e Lazio).

Fino a qualche giorno fa era nell’occhio del ciclone e aveva fatto parlare di sè per motivi disciplinari ma lui, con freddezza, dagli undici metri calcia e realizza il gol decisivo.

Reina, molto più di una riserva

Sui 3 punti conquistati dal Diavolo c’è anche la firma di Pepe Reina, bravo a bloccare ogni spunto offensivo dei laziali.
Esperienza e personalità, Reina non fa rimpiangere Donnarumma anzi, è quello che serviva al Milan. Nel momento più difficile della stagione lo spagnolo ha dato sicurezza.

Lo spagnolo, inoltre, conferma un trend decisamente positivo contro la Lazio: non è mai stato sconfitto contro la formazione biancoceleste, avendo collezionato, in nove precedenti, otto vittorie ed un pareggio.

Bakayoko si è preso il Milan

Tiemouè Bakayoko, dopo un inizio difficile, è diventato, a suon di prestazioni convincenti e dominanti, uno dei perni del Milan e rivelazione di questa stagione rossonera.
Il suo contributo ha permesso alla squadra di Gattuso di migliorare il proprio rendimento difensivo e di essere ancora in lotta per il quarto posto.

Il coraggio di cambiare

E’ quanto successo nel secondo tempo dopo l’uscita di Romagnoli (grande prestazione del difensore) per infortunio.

Contro ogni pronostico Gattuso cambia e ridisegna il suo Milan con un 3-4-2-1 fin qui mai sperimentato ma che tanti reclamavano (noi comprese).
L’intuizione è stata vincente e arriva in un momento decisivo della stagione.

Tanti i segnali positivi … ora al Milan mancano solo Suso e Calhanoglu che se tornassero a giocare come sanno, allora sì che il cammino verso la Champions sarebbe in discesa.