Montella in, Montella out. È questo l’argomento centrale in seguito al secondo KO subito dal Milan, ieri contro la Sampdoria di Giampaolo.

Se quello con la Lazio sembrava essere un caso isolato, che trovava come scusanti la necessità di un cambio modulo e di una squadra giovane che ha bisogno di continuità, all’indomani del 2-0 contro la Samp emergono sempre più chiaramente i problemi in casa Milan. Al centro della vicenda c’è Vincenzo Montella, il quale ha affermato: “Eravamo scarichi mentalmente. Ho sbagliato io a non capirlo”. Scuse non sufficienti, soprattutto per i tifosi che su Twitter lanciano l’hashtag #MontellaOut.

Del resto, non sembra affatto essere solo una stanchezza mentale, giusto per riprendere le parole del Mister, quella dei rossoneri. La partita contro la Samp ha mostrato un Milan assente, senza carica, passivo, senza motivazioni. Parliamo di Milan, non di una squadra che punta alla salvezza.

Per questo le critiche si fanno serie. Lo stesso Fassone ha dichiarato: “Le partite dobbiamo farle noi e non subirle [] Mi aspetto che le partite vengano approcciate in modo diverso”. Approccio, quindi, diverso è quello che chiede Fassone e di conseguenza la critica nemmeno troppo velata, è diretta sempre a Montella.

È lui il colpevole e in effetti non gli si può dare torto. Il cambio modulo non dà i frutti sperati, le scelte fatte, anche nel match di ieri, non vengono ben comprese, i cambi effettuati troppo a rilento. Il mercato ha rinforzato la squadra, ma i risultati sono ancora lontani. La caparbietà del Mister di insistere con il 4-3-3 porta inevitabilmente a togliere il posto a uno tra Romagnoli e Musacchio, che sono certamente tra i migliori difensori del campionato. Non dimentichiamoci di Suso, uno dei giocatori più meritevoli in casa Milan, che viene “snaturato” da Montella, spostandolo più centrale, quando invece partendo da destra, Suso è in grado di dare il meglio di se.

Certo, è una squadra giovane, ma non si possono perdere partite importanti contro Lazio e Samp in questo modo, soprattutto se si vuole puntare alla zona Champions.

Accuse più che giustificate, quindi, all’allenatore rossonero che però al momento non sono sufficienti per chiedere la sua “testa”. La società, infatti, conferma ancora la fiducia al Mister, in quanto cambiare ora sarebbe solo un’ulteriore batosta.

Il malcontento, tuttavia, non si placa e c’è già chi, tra i tifosi, pensa a un dopo Montella con Antonio Conte in pole position che dichiara che l’Italia gli manca e che tornerà presto. Che si inizi già a fantasticare? Ora è tutto nelle mani dell’Aeroplanino: decollare o precipitare?!

Elena Defilippis