Cala il sipario sulla lotta scudetto. Il Napoli esce sconfitto dalla Dacia Arena per mano dell’Udinese che si impone per 3-1 sulla squadra di Maurizio Sarri, dopo una partita contornata da rigori, papere, cartellini ed espulsioni. Che la partita sarebbe stata subito in salita per il Napoli lo si era già capito con l’annuncio dell’assenza di Reina per un dolore al polpaccio, al suo posto Gabriel, poi protagonista e in positivo e in negativo della gara.

L’avvio, però, è tutt’altro che divertente e a prevalere è la noia, ma al 14′ il match si scatena: Koulibaly stende in area Badu, regalando il rigore all’Udinese, concretizzato da Bruno Fernandes, nonostante il portiere azzurro avesse intuito la direzione. Il Napoli affanna, ma reagisce dieci minuti più tardi grazie al solito Gonzalo Higuaìn che con un tiro di potenza dal limite trova il pareggio e il 30esimo gol in campionato. Pareggio che rischia di durare poco perché appena 30 secondi dopo, Irrati fischia un altro rigore a favore della squadra di casa. Stavolta l’autore del fallo è Ghoulam, ammonito come il compagno di reparto, ma Gabriel non si fa beffare, parando il secondo rigore concesso dal direttore di gara. Da annotare l’espulsione di Sarri, sbattuto in tribuna per proteste. Il primo tempo sembra così essere destinato all’1-1, ma non per Gabriel che dopo la prodezza sul rigore decide di punire se stesso e la squadra con un’uscita scellerata che regala la porta vuota a Bruno Fernandes che in acrobazia porta di nuovo in vantaggio i friulani.

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L’errore del portiere inguaia il Napoli che nella ripresa non mette mai in difficoltà gli avversari, mostrando di aver subito psicologicamente il colpo. E infatti al 57′ la squadra di De Canio chiude i conti con Thereau che a pochi passi da Gabriel anticipa Albiol con una zampata, sfruttando perfettamente il cross dalla destra di Widmer. Il Napoli scompare e non riesce più a reagire, affranto, colpito e  consapevole che lo scudetto è ormai un sogno svanito. A peggiorare la giornata degli azzurri è l’espulsione per somma di ammonizioni dell’attaccante argentino che ora rischia una pesante squalifica a sette giornate dal termine del campionato. Espulso anche Jorginho, anche lui per proteste dalla panchina.

Dopo mesi avvincenti e una lotta a distanza a suon di gol, svanisce il sogno tricolore per gli azzurri. Seppur la matematica non condanni ancora il Napoli, sei punti da recuperare sulla Juventus non sono pochi, soprattuto su questa Juve. Ora quello che ci si domanda è come chiuderà il campionato il Napoli: reagirà o si abbatterà, compromettendo il secondo posto?

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Martina Giuliano