La Croazia, dopo aver superato il Giappone agli ottavi, vince contro il Brasile, grande favorito, e vola in semifinale. Dopo i gol di Neymar e Petkovic nei tempi supplementari, la squadra di Dalic riesce a vincere ai rigori. Decisivo, ancora una volta, Dominik Livakovic. Il 27enne ha già parato 4 rigori nella fase a eliminazione diretta del Mondiale, ha riportato la Croazia tra le prime 4 del mondo e ha stabilito ben due record: un eroe per il Paese dell’Europa orientale e una scoperta per molti, ma non per José Mourinho. 

Tre rigori parati al Giappone agli ottavi, fermati MinaminoMitoma e Yoshida, un rigore bloccato ai quarti, quello di Rodrygo. Quattro rigori parati in una fase a eliminazione diretta del Mondiale, un primato.  Ripete così le gesta del tedesco Harald Schumacher, di Goycoechea, che c’era riuscito con l’Argentina nel 1990, e di Subasic. Quest’ultimo, che quattro anni fa aveva parato 3 rigori contro la Danimarca agli ottavi e 1 penalty ai quarti con la Russia, ha istruito Dominik: “Subasic mi ha insegnato che la cosa più importante per un portiere è restare calmo”. Detto, fatto. Livakovic segue il consiglio del suo predecessore e agguanta il primato. 

Non solo rigori. Il 27enne salva la Croazia già nei tempi regolamentari e stabilisce un altro record. Sono ben 10 gli interventi decisivi sui verdeoro, polverizza così il precedente record nella storia della Croazia, 8. 

Un eroe nazionale, una sorpresa per alcuni e una scoperta per molti, ma non per José Mourinho, che lo aveva notato già nel marzo 2021. La Dinamo Zagabria aveva eliminato il Tottenham, allora allenato dallo Special One, dall’Europa League. Il 27enne, per la sua grande prestazione, aveva ricevuto i complimenti proprio dal tecnico portoghese. 

Un portiere, che poteva avere un destino decisamente diverso. Livakovic, infatti, ha iniziato come cestista ma ha abbandonato il basket per i campi da calcio. Da cestista a portiere, ma non solo. Il padre Zdravko, per otto anni, è stato segretario al Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture della Croazia. Dominik voleva seguire le orme paterne e si era iscritto alla facoltà diplomazia e relazioni internazionali, ma è stato costretto a fermarsi a causa degli impegni sportivi. L’estremo difensore però, è deciso a riprendere gli studi in futuro. 

Eroe, recordman, diplomatico. Livakovic fa fuori il Giappone, fa fuori il super favorito Brasile e conquista la scena internazionale. Ora c’è l’Argentina sulla sua strada, riuscirà a bloccare Messi e compagni e a portare la Croazia tra le prime due del mondo?

Alessandra Cangialosi