La parabola di Gian Piero Gasperini parte dalle giovanili della Juventus dove è stato allenatore per dieci anni con Giovanissimi, Allievi e infine Primavera: il tutto corollato  con il Torneo di Viareggio 2003.

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Dopo la lunga gavetta, arriva per lui il salto di qualità e decide di iniziare il suo cammino in Serie C con il Crotone, occasione per dimostare di che pasta fosse fatto grazie a una bellissima promozione in Serie B.  Subito ingaggiato dal Genoa, riporta i Grifoni in Serie A.

A Genoa trascorre quattro stagioni e mezzo con una grandissima, storica qualificazione in Europa League e riesce a vincere tre derby della Lanterna consecutivi.

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Sembrava allora il momento di fare ufficialmente il grande passo: viene ingaggiato dall’ Inter,  subito dopo lo storico triplete dei nerazzurri con il tecnico Mourinho.
Un’ avventura destinata a finire prestissimo, già a fine settembre dopo 4 sconfitte consecutive e 1 pareggio: bottino assolutamente non all’altezza della squadra,  che decide senza troppi fronzoli di esonerare il tecnico piemontese.
Dopo un anno si rimette in gioco a Palermo, senza grossi risultati che lo portano all’esonero, nella primavera della stessa stagione.
Da lì il ritorno a Genoa, con cui tanto aveva fatto bene in precedenza. Dopo un primo anno altalenante, ritornano anche le ottime prestazioni: raggiunge le 100 vittorie sulla panchina del Genoa e la qualificazione in Europa League, ma la partecipazione non avviene per mancata licenza della Uefa.

Dopo tre stagioni, nel 2016, passa all’Atalanta, squadra che attualmente allena da tre stagioni. In entrambe le precedenti, Gasperini ha condotto la squadra  alla  qualificazione in Europa League. Due ottimi campionati e anche quello attuale (il terzo) si sta disputando con grandissima qualità: la squadra bergamasca che si sta giocando la possibilità di qualificarsi in Europa League e perchè no, forse anche in Champions.

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Più volte ha avuto la possibilità di vestire di nuovo i colori bianconeri ma non è mai riuscito a fare l’ultimo passo: probabilmente perchè è sempre stato considerato da tutti come un ottimo allenatore ma solo da squadra medio-grande e mai da vera big.

Il flop con l’Inter ha sicuramente allontanato le grandi pretendenti  che avrebbero voluto ingaggiarlo, ma il suo excursus e le recenti ottime prestazioni dovrebbero far riflettere e non poco sulle grandissime qualità di Gasperini.
C’è anche da considerare che la società sovente procede con la cessione dei propri gioielli –  pressocché ogni anno – ma le prestazioni degli orobici non sono mai calate. Questo merito è sicuramente da attribuire al tecnico, capace di dar spazio ai giovani e di trarre il massimo rendimento da ciascuno di loro.

Nella partita di Coppa Italia disputata mercoledì contro la Juventus è stato come un ritorno al passato per Gasperini, che in carriera ha battuto i bianconeri solo 2 volte. La voglia, l’umiltà, la grinta e la fisicità della squadra hanno avuto nettamente la meglio eliminando così i bianconeri per 3-0 con tutti gli sfavori dei pronostici.

Gasp, è il momento del riscatto! 

 

Raffaella De Macina
Foto copertina: Gazzetta.it