Per un Pipita che se ne va c’è un Pistolero che arriva…

Higuain Milan immagine Getty

Gonzalo Higuain vola da Sarri a Londra e sarà il polacco del Genoa il nuovo centravanti del Milan.

Il Diavolo, in questo mercato invernale, decide di operare una rivoluzione in attacco

Higuain e Piatek in comune hanno solo la fame da gol. Quella fame che ha sempre caratterizzato l’argentino -che è il recordman per reti messe a segno in un unico campionato di Serie A- e che a Milano ha, però, via via perso…
Il polacco al momento è la rivelazione del campionato essendo stato a lungo il capocannoniere e ora è secondo dietro a un certo Ronaldo.

Piatek immagine Getty

Più decisivo ma anche più giovane e più conveniente

Il Milan punta tutto sul vice capocannoniere della Serie A, uno che alla prima stagione itaiana, a soli 23 anni, ha realizzato 19 gol in 20 presenze tra campionato e Coppa Italia. Soprannominato il Pistolero, per la sua esultanza quando segna, ha iniziato a metà agosto segnando 4 gol a Lecce in Coppa Italia poi ha proseguito in campionato segnando ininterrottamente nelle prime 8 giornate di campionato.

Higuain, che di anni ne ha 31, percepisce uno stipendio da 9,5 milioni netti; a Piatek il Milan offre al polacco un contratto fino al 2023 da 2 milioni che farà risparmiare ai rossoneri qualche milioncino.

Il cambio punta risolve i problemi del Milan?

Dopo aver puntato su un bomber esperto e aver riposto in lui il destino della squadra arriva un’inversione di tendenza da parte della dirigenza rossonera che punta su un prospetto valido ma da formare e testare. L’ennesimo giovane all’organico sempre più scarno di campioni (fatti e finiti) che dovrebbe essere capace di reggere le pressioni e sostenere a suon di gol le ambizioni di una rosa che rivela numerose falle.

Il Milan si trova al punto di partenza, a ricostruire dopo aver trovato molti capi espiatori. E’ una costante che caratterizza il Diavolo in declino.

La rivoluzione in attacco denota la confusione che regna in casa Milan.
I problemi in fase offensiva sembra siano dipesi dal solo Higuain svogliato e attapirato; la realtà è che al Milan manca una vera costruzione del gioco: manca chi costruisce a centrocampo; gli attaccanti faticano perché gli assist scarseggiano: chi è chiamato a supportare le punte non sempre lo fa bene. In un contesto del genere anche Piatek rischia di digiunare (forse, per caratteristiche da classica punta da aria di rigore, anche di più di Higuain).

Il caso Higuain racchiude tutti i limiti di una mal gestione rossonera

Già perchè è indubbio che dietro un Higuain controvoglia ci sia anche una mal gestione della dirigenza.
Insomma, al Milan per essere grande sembra manchino le fondamenta… Non mancano, al contrario, tutta una serie di colpevoli o presunti tali.

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Sembrerebbe un’operazione vantaggiosa per tutti ma non colma le vere lacune.