Si rafforza ogni giorno l’unione tra Paulo Dybala e Gonzalo Higuain, protagonisti degli ultimi successi della Signora: i due sono sempre più affiatati in campo e si supportano anche nei reciproci errori

“Con Pipa abbiamo deciso che chi segna per primo lascia il rigore all’altro. E’ questione di compañerismo”: queste le parole di Paulo Dybala quando gli è stato chiesto perchè non avesse battuto il calcio di rigore contro l’ Udinese e lo avesse invece lasciato tirare a Gonzalo Higuain. “Anche se lo ha sbagliato, non importa: se dovessi segnare di nuovo e ci fosse un rigore lo lascerei comunque a lui”.

Un tacito accordo tra compagni di squadra, in verità  molto più simili a due fratelli, un affiatamento di quelli belli  che ci ricorda coppie storiche come Del Piero e Trezeguet.

           (immagine da liberoquotidiano.it)

I due si sono trovati e cercati subito sin dall’arrivo di Gonzalo alla Juventus, uniti dalla stessa lingua,  dalla stessa terra e infine anche dalla stessa maglia. Le serate insieme a cena, alla Play, dallo stesso barbiere: un legame forte che quest’ anno sta dando i suoi migliori frutti anche in campo.

Sì, perchè lo scorso anno Paulo era la principale fonte di ispirazione per il Pipita: il suo assist man preferito, in un rapporto quasi unilaterale che vedeva come terminale di conclusione il ‘numero 9’ arrivato in bianconero con il compito di segnare alla stregua di come faceva a Napoli. Senonché, con il tempo Higuain ha compreso che il desiderio di Dybala di concludere a rete è tanto quanto il suo essendo i due, con caratteristiche completamente differenti, entrambi sensibili al richiamo della porta. Così ha imparato che come Paulo lo assiste, allo stesso modo può fare anche lui e con ottimi risultati: basti pensare alla seconda rete di Joya di domenica o a quella in Champions, tutte e due nate da giocate da perfetto trequartista da parte del Pipa.

I due si alternano, non vogliono essere egoisti. Sono due splendidi compañeros che si alleano  anche per i calci di rigore, e ci sta la possibilità di sbagliarli: questo non condiziona né il loro rapporto né il loro accordo perchè è così che accade nelle grandi coppie calcistiche, ci si sostiene e ci si divide gloria e infamia, e  la squadra non può che beneficiare di questa loro sintonia.

Così diversi ma uguali in fondo: aiutarsi per vincere, insieme. A volte brilla uno, a volte l’altro e “anche se si sbaglia non importa”: si riprova la volta successiva. Questi forti legami non sono sconosciuti alla Juve, fanno parte della storia: una storia che si ripete oggi con gli stessi colori, sulla maglia e nel cuore. Perchè alla fine è semplicemente questione di compañerismo.

Daniela Russo

(immagine copertina tuttosport.com)