Gianluigi Buffon raggiunge un importante record che va ad arricchire la sua già vincente e lunghissima carriera. Il portiere della Juventus, infatti, nella partita di questa sera tra Italia e Bulgaria, festeggerà le 150 presenze con la maglia della Nazionale italiana. L’esordio per il portierone azzurro avviene ben 18 anni fa, il 29 ottobre 1997, in Russia durante la partita d’andata valida per lo spareggio di qualificazione ai Mondiali, partita che termina 1-1 con l’autogol di Fabio Cannavaro e una grande prestazione dello juventino, autore di importanti parate. Da quel momento Buffon di strada ne ha fatta ed è diventato uno dei giocatori simbolo della Nazionale con la quale ha vissuto grandi gioie ma anche qualche dispiacere. Come l’eliminazione ai Mondiali di Corea del Sud e Giappone nel 2002, quando l’Italia esce dalla competizione battuta per 2-1 dai padroni di casa della Corea e dall’insensata condotta di gara dell’ormai famoso arbitro Moreno. La grande delusione vissuta in quello sfortunato Mondiale, però si contrappone alla gioia più grande che un giocatore possa provare: la vittoria di un Campionato del Mondo. La data è una di quelle che nessuno potrà mai dimenticare, il 9 luglio 2006. Gianluigi Buffon guida una Nazionale che, in Germania, va a vincere il quarto Mondiale della sua storia e quella vittoria è anche merito suo, con una parata decisiva su Zinédine Zidane. Nel 2008 Buffon si prende anche la fascia di capitano lasciata libera dal compagno e amico Fabio Cannavaro, una fascia che simboleggia pienamente il ruolo che ricopre nell’Italia: leader, trascinatore, simbolo indiscusso. Gli ultimi anni sono difficili, caratterizzati da cocenti delusioni: l’eliminazione al Mondiale in Sudafrica dove peraltro Buffon, a causa di un infortunio, è costretto alla tribuna; la sconfitta nella finale degli Europei 2012 in Polonia contro una stratosferica Spagna che piega gli Azzurri con un secco 4-0; il deludente Mondiale in Brasile dove l’Italia, guidati da Cesare Prandelli, non riesce a superare neanche il 1° turno. Ma Buffon è un guerriero, supera la batosta e rimane alla guida di una Nazionale che, nonostante venga rifondata dalle radici, avrà sempre il suo portiere come uomo simbolo e trascinatore.

Oggi, quindi, è il giorno dei festeggiamenti e della grande soddisfazione per Buffon che, alla stampa, ha dichiarato: “Ho letto che punterei alle 200 presenze. Smentisco, non è un obiettivo. Di sicuro voglio aggiungerne altre di alto livello. Ma quante, non lo so…”. Anche Antonio Conte ha commentato, entusiasta, il traguardo raggiunto dal suo portiere: “Trovare un aggettivo per Gigi è molto difficile: è un campione di grandissimo spessore, una sola definizione rischia di non racchiuderlo. E’ stato il mio portiere quando ero in campo, ora lo è della mia Nazionale”. E noi non possiamo che augurarci che super Buffon ci faccia vivere tante altre emozioni con la maglia azzurra. Congratulazioni Gigi.

Chiara Ciripicchio