Due gol con la maglia bianconera, entrambi contro l’Atalanta (non trovava il gol in Serie A da 91 partite; l’ultimo sigillo arrivò proprio contro i bergamaschi nell’ultimo turno del campionato 2011/2012, in occasione della gara d’addio di Alessandro Del Piero): Andrea Barzagli guida, non solo la difesa della Juve ma anche la vittoria odierna. Apre le marcature per i 3 punti bianconeri.

Prova di forza degli uomini di Allegri che ribadiscono la volontà di primeggiare. Una partita non particolarmente entusiasmante che la Juve ha saputo gestire e portare a casa sbloccandola nel primo tempo e chiudendola nel secondo con il subentrato Lemina. Il Francese torna sui campi di serie A dopo un lungo infortunio e si fa trovare pronto: segno che tutta la rosa è coinvolta e le riserve sono all’altezza.

Allegri, privo di Chiellini, sceglie la difesa a quattro con Lichtsteiner ed Evra sugli esterni, Barzagli e Bonucci centrali. Davanti c’è Pereyra a supportare Dybala e Mandzukic. L’Atalanta schiera l’Under 21 Monachello accanto a Borriello, in panchina Diamanti.

La prima occasione è sui piedi di Khedira che da distanza ravvicinata tira addosso a Sportiello.

I bianconeri fanno la partita e manovrano serenemanete; i padroni di casa provano a essere pungenti con le ripartenze. Al 24′ il vantaggio della Juve: Dybala batte il corner, testa di Mandzukic che trova Barzagli tutto solo davanti alla porta; il difensore segna senza difficoltà.

L’Atalanta reagisce: bell’azione di Borriello che serve Dramè a sinistra, cross del nerazzurro sul quale arriva in ritardo Conti. Al 40′  De Roon ruba palla a Marchisio, innesca Borriello che crossa in area dove o stesso De Roon al volo conclude centralmente tra le braccia di Buffon.

Nella ripresa l’Atalanta scende in campo più aggressiva per cercare di riportare la gara in parità ma la difesa bianconera è inaffondabile. La Juve non alza i ritmi e controlla. Reja cambia modulo e inserisce forze fresche: D’Alessandro, Raimondi e Diamanti che dà un minimo di vivacità alla manovra nerazzurra; ma il cambio più determinante è quello operato da Allegri, che toglie Khedira e inseriresce Lemina. Il francese sigla il gol che chiude la partita. 

L’Atalanta continua nella sua involuzione: nelle ultime 13 partite ha ottenuto solo 6 punti e da un sogno europeo è passata a temere la retrocessione.

Continua l’imbattibilità in campionato di Buffon (836 minuti) diventando primatista in Serie A nell’era dei 3 punti e mettendo nel mirino il record del 1992/1993 di Sebastiano Rossi, fermo a 929′. 17 vittorie e un pari nelle ultime diciotto partite.

La Juventus risponde al Napoli, torna a +3 grazie agli uomini che non ti aspetti.

Caterina Autiero