Buona la prima per il Genoa, che vince al Marassi contro il Crotone. Un 4-1 che non ammette repliche per la formazione di Rolando Maran.

A siglare il successo dei Grifoni, Mattia Destro, che torna al gol dopo quasi 500 giorni, Goran Pandev e i due esordienti in maglia rossoblu Davide Zappacosta e Marko Pjaca. Un gol importantissimo per il croato, un gol contro la sfortuna, che sa di liberazione dopo due terribili infortuni. 

“Non mi Aspettavo un inserimento così veloce…Forse solo in sogno”.

Marko Pjaca, Twitter
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Ma non è un sogno, è tutto vero!

Il classe ’95, in prestito dalla Juventus, riassapora la gioia della rete, che mancava dal lontano 2018. Una grande rivincita contro la sfortuna, che l’ha sempre accompagnato negli ultimi anni e da cui spera di essersi liberato definitivamente. 

Il destino è stato parecchio crudele con il croato. Dopo l’Europeo 2016, tutti vogliono l’allora 21enne Marko Pjaca. Il centrocampista in maglia a scacchi bianchi e rossi, con le sue prodezze e i suoi scatti, conquista tutti. Ma solo i bianconeri riescono a concludere l’affare. Ventitré milioni di euro per un giocatore considerato tra i migliori talenti d’Europa. Qualcosa, però, va storto. Colpa principalmente degli infortuni, tanti, troppi. 

Marko Pjaca, Twitter
Marko Pjaca, Twitter

Già al suo primo anno in Serie A, nel marzo 2017, si ferma per una rottura del legamento crociato del ginocchio destro.

Si rimette in pista a gennaio 2018, in Germania, allo Schalke. Arriva poi l’occasione Fiorentina, nell’estate dello stesso anno.

Sembra una grande occasione, ma arriva un altro crac: crociato anteriore del ginocchio sinistro.

Un infortunio che costringe il croato a chiudere anticipatamente la stagione. Chiude l’esperienza in Viola dopo solamente 19 presenze e un unico gol. Torna alla Juve per recuperare, vola poi in Belgio all’Anderlecht. A fine stagione ritorna in Italia ed è la volta del Genoa, in prestito secco.

Bastano pochissimi minuti a Marko per segnare un gol che mancava da due anni.

Un inizio col botto, che si spera possa essere anche l’inizio della sua rinascita calcistica per dire definitivamente addio a quella sfortuna così crudele. 

Alessandra Cangialosi