I bianconeri di Velázquez dovranno fare a meno del centrocampista Rolando Mandragola, la prossima domenica contro la Fiorentina.

La decisione del giudice sportivo è questa: “Veniva chiaramente inquadrato dalle riprese televisive mentre proferiva espressioni blasfeme, individuabili dal labiale senza margini di ragionevole dubbio”.

La normativa che prevede la squalifica a seguito di pronuncia di espressioni blasfeme è entrata in vigore nel 2010 e è stata già applicata in alcune occasioni a tecnici e giocatori tra cui lo stesso Maran, Cosmi e Longo.

Quello che però non è andato giù alla maggior parte del popolo web è l’incostanza nell’applicare tale provvedimento: o a tutti o a nessuno.

In ripetute occasioni si è assistito a pronuncia di tale tipo di espressioni la cui lettura risultava ovvia e semplice senza necessità di essere un interprete di labiali.

La reazione sui social è per la maggior parte a favore del giovane calciatore e si fa, per lo più, riferimento a un leader che è stato simbolo della Serie A:  Buffon.

Resta poi chi cerca di utilizzare l’ironia per archiviare la questione.

Chiara Vernini