Come ogni settimana torna la rubrica “Man of the day”, dedicata al calciatore che più ha impressionato e fatto parlare di sé nell’ultima giornata di campionato. Per la seconda gara del 2018-2019 abbiamo scelto il difensore del Chievo Nenad Tomovic

Per la seconda giornata di campionato, abbiamo scelto un “Man of the day” che poco ha a che fare con gol, giocate, prodezze o magie in mezzo al campo. Se avete visto tutte le partite della seconda giornata di Serie A, potrete convenire sul fatto che il gesto più bello del weekend è stato quello che ha avuto luogo a Firenze intorno al 76′ della gara tra Fiorentina e Chievo: sotto già 4-0, i gialloblu trovano il gol con Nenad Tomovic. E’ un gol inutile, il classico gol della bandiera  ma è il più bello di tutta la giornata. Perché? Per l’esultanza da brividi. Il difensore del Chievo, infatti, ha dedicato la rete a Davide Astori, alzando le mani al cielo e indicando il numero 13 (il serbo ha vestito la maglia viola per 5 anni). Un’ esultanza che ha potuto solo commuovere ed emozionare l’intero Franchi che si è alzato in piedi ad applaudire Tomovic e salutare ancora una volta l’ex capitano viola.

E’ stato un gesto che non è passato inosservato né allo stadio né fuori dal campo. Su Twitter  in tantissimi – tifosi Viola e non – hanno commentato l’esultanza di Tomovic che inevitabilmente ha riportato alla mente la triste scomparsa di Davide Astori, quel maledetto 4 marzo di 5 mesi fa. 

Tomovic fu molto colpito dalla scomparsa di Astori, con il quale ha giocato a Firenze per due stagioni. Quel marzo del 2018, il difensore serbo vestiva già la maglia del Chievo ma il legame che lo legava al capitano della Fiorentina era più forte di qualsiasi lontananza o rivalità calcistica. Lo si evinceva da una lettera che Tomovic scrisse ad Astori, a testimonianza di un’amicizia profonda e inossidabile:

“Davide, amico mio… C’è poco da dire. Sei stata una persona speciale. Era un onore giocare al tuo fianco. Era un onore stare in tua compagnia. Davide eri una delle persone più intelligenti che abbiamo mai visto. Ti dico solo che ci vediamo di nuovo e prendiamo un altro bicchiere di vino insieme! E mi piacerebbe davvero che tu mi aspetti quando arriva la mia ora. Soprattutto tu”.

Il difensore ha voluto salutarlo di nuovo e a modo suo, alla prima occasione presentategli. Perché a volte il destino e il calcio sono due mondi davvero magici: la Fiorentina gioca la prima partita di questo campionato – il primo iniziato senza Davide Astori – in casa (la prima contro la Sampdoria è stata rinviata per i fatti legati alla tragedia del ponte di Genova), Tomovic – grande amico di Astori – segna un inutile gol dell’ex sul 4-0 e la dedica non può che essere per il capitano viola. Coincidenze o no, è una storia bellissima che non ci stancheremo mai di raccontare. Perché il calcio non è mai solo un gioco.

Paola Moro