La Salernitana è viva, la Salernitana ci crede. Sampdoria, Udinese, Fiorentina…Cos’hanno in comune? Sì, sono tre club di Serie A, ma sono anche tre squadre che si sono arrese di fronte all’uragano granata. Tre vittorie in una settimana per la squadra di Davide Nicola e primo storico tris di vittorie consecutive in serie A. La salvezza, che fino a pochi giorni fa, era sinonimo di mission impossible, ora diventa possibile.

In un Arechi incandescente, è Djuric, dopo soli 9 minuti, ad aprire le danze contro la Fiorentina. A metà ripresa, Saponara firma il pari per i viola, ma nel finale Bonazzoli chiude il match, segnando il gol del 2-1 che porta i granata al terzultimo posto e a -3 dal Cagliari. Era dallo scorso 2 ottobre, contro il Genoa, che il club campano non vinceva una partita casalinga di Serie A. La Salernitana è viva, la Salernitana ci crede ed è il nostro Team of the Day.

Da spacciati a rinati. I granata tornano nella massima serie dopo 22 anni, ma  iniziano davvero male, 8 punti nelle prime 19 giornate, poi i problemi societari e l’arrivo del nuovo patron Iervolino. A febbraio, il cambio anche in panchina. Arriva Nicola, lo specialista delle salvezze. L’ha già fatto con il Crotone nel 2016 e con Genoa e Torino nelle ultime stagioni. Prende la Salernitana ultima e con 13 punti fatti in 23 giornate. Pareggia subito contro il Milan, ma i successi non arrivano, fino al 16 aprile.

La Salernitana torna a vincere dopo quasi quattro mesi e nelle ultime tre partite fa più punti che da agosto a dicembre. Un capolavoro, un miracolo firmato Nicola, un miracolo firmato squadra.

I granata vogliono rimanere in Serie A, ci stanno provando con tutta la loro forza e con tutte le loro energie, con le unghie e con i denti. I granata ci credono, forse ci hanno sempre creduto, ma ora non sono gli unici a crederci. La loro speranza sta contagiando i più e il loro sogno sta diventando il sogno di tanti appassionati di calcio.

Rimangono cinque partite: tre gare in casa, due di queste contro Venezia e Cagliari che lottano come il club campano per rimanere nella massima serie, e con l’Udinese; due invece in trasferta, contro Atalanta e Empoli. Partite infuocate, che  non vivranno da soli ma, come sempre, con il loro campione in più: la tifoseria. Una tifoseria innamorata, una tifoseria sempre presente, anche nei periodi più bui. Ma la Salernitana ora è viva e la sua mission non è più così impossible. 

Alessandra Cangialosi