Sette giorni dopo la chiusura della finestra invernale di Calciomercato, in casa Roma il bilancio tra arrivi e addii può esser delineato su tre fronti: una cessione (seppur in prestito), un acquisto (anch’esso non a titolo  definitivo) e un trasferimento saltato all’ultimo momento. La prima operazione portata a termine dal ds Massara ha visto protagonista Manuel Iturbe che, per la seconda volta dopo esser partito per l’esperienza in Premier League, ha salutato compagni e tifosi giallorossi lasciando Trigoria, direzione Torino, sponda granata. Non un addio ma un arrivederci, almeno per il momento, considerando che la cessione non è definita ma il trasferimento prevede un prestito con diritto di riscatto. Dunque starà all’argentino dimostrare le proprie potenzialità, espresse solo in parte nella Capitale, per convincere il presidente Cairo ad acquistarne il cartellino, seguendo così l’esempio del suo ritrovato compagno di squadra Iago Falque.

Lo spagnolo, dopo aver lasciato in estate la società capitolina alla volta di Torino, e’ divenuto in questa sessione di mercato un giocatore del team torinese a tutti gli effetti, ponendo la parola “fine” alla sua avventura romana. Per un calciatore che ha abbandonato la famiglia giallorossa, ve ne è uno nuovo che è stato accolto da mister Spalletti e il resto dell’ambiente, Grenier. Il centrocampista francese è stato il colpo di mercato del nuovo dirigente sportivo, un elemento a sorpresa, niente proclami ma solo concretezza. Un acquisto mirato a rafforzare il reparto di centrocampo e apprezzato dal tecnico toscano il quale, nell’ultimo giorno di trasferimenti, credeva di aver perso una pedina proprio a centrocampo. Il calciatore in questione era Gerson che, da lì a poco sarebbe divenuto un giocatore del Lille ma la trattativa è saltata in zona Cesarni. Il motivo? Attenendosi alle indiscrezioni ufficiose che trapelano, sembra che il giovane brasiliano non fosse soddisfatto delle strutture sportive del club francese.

Archiviato, almeno ufficialmente, il capitolo mercato, a Roma tiene banco un’altra questione, mai passata di scena: quella relativa al nuovo Stadio a Tor Di Valle. Un’ edificazione che continua a essere sospesa tra un quesito: Stadio sì o Stadio no. Domenica, durante un collegamento televisivo  su Sky Sport 24, Spalletti ha detto la sua intervenendo spontaneamente e con l’affermazione “A Roma va fatto lo stadio, e non solo a Roma, ma in tutte le città”, ha dato il via a un hashtag  diventato trend su Twitter: #Famostostadio. Sul social network non si sono fatti attendere i tweet di rappresentanze politiche come Renzi, di altri rappresentati della Roma, dall’a.d. Gandini, a Florenzi che ha twittato #efamolo, fino a quello del capitano Francesco Totti. Il messaggio della bandiera romana ha ricevuto risposta dal Sindaco di Roma Virginia Raggi, la quale ha invitato il dieci giallorosso a recarsi in Campidoglio per discutere della questione. Questo il suo tweet: Caro Francesco @Totti ci stiamo lavorando. #Famostostadio nel rispetto delle regole. Ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne.

Questa mattina è andato in scena un incontro, al Viminale,  per cercare di risolvere una problematica legata alle barriere costruite all’interno delle curve dello Stadio Olimpico e, l’esito dell’incontro appare essere favorevole al superamento delle stesse. Oggi pomeriggio si svolgerà, invece, una riunione dalla quale si attendono notizie importanti in merito al nuovo impianto sportivo ma, mentre la dirigenza giallorossa si appresta a partecipare al meeting per il progetto di Tor Di Valle, Spalletti e i suoi si proiettano al match di questa sera, quando scenderanno in campo, in casa, per affrontare la Fiorentina. Chissà se, un giorno, quando la Roma giocherà “in casa”, calcherà il terreno di gioco di uno stadio differente  dall’Olimpico e che avrà le sembianze, come pianificato, del Colosseo.

Chiara Vernini