Rafael Leão è nato il 10 giugno 1999 a Almada in Portogallo da famiglia angolana.

Alla sua nascita gli è stato dato un nome che significa Cuor di Leone.

La famiglia, nonostante il benessere finanziario portato dal figlio, ha voluto rimanere umile continuando nel lavoro di sempre: mamma parrucchiera e padre funzionario.

Rafael Leão, per poter proseguire nel suo sogno da calciatore, ha frequentato solo le scuole elementari. In un’intervista ha dichiarato che da piccolo non riusciva a conciliare studio ed allenamenti :

Nel mezzo delle lezioni dovevo alzarmi ed uscire per andare agli allenamenti. Non ho avuto la vita scolastica che la maggior parte dei miei coetanei ha avuto.

Fin da piccolo ha avuto la passione del calcio, ed in un’intervista ha dichiarato che:

Quando ero più giovane giocavo a palla tutti i giorni. A volte tornavo a casa solo per la cena saltando pranzo e spuntino dai miei genitori.

Attaccante completo, rapido e veloce, molto fisico e bravo nel gioco aereo, eccelle nel dribbling e nell’uno contro uno, oltre ad avere buona tecnica individuale, pur peccando di freddezza sotto porta. Può giocare da prima o seconda punta o da esterno d’attacco con la stessa efficacia.

Rafael Leão ha esordito nella Prima Squadra dello Sporting Lisbona il 12 ottobre 2017, nella coppa nazionale, segnando un gol nel 4-2 esterno sul campo dell’Oleiros. L’11 febbraio 2018 ha giocato la prima partita di campionato da titolare e circa un mese più tardi è arrivato il primo gol nella Primeira Liga portoghese contro il più quotato Porto.

Numeri, insomma, da predestinato.

Il rapporto tra  Leão e lo Sporting Lisbona è terminato nell’agosto 2018, quando il giovane centravanti, così come tanti altri compagni di squadra, ha ottenuto la rescissione unilaterale del contratto per giusta causa. Un paio di mesi prima, una cinquantina di ‘tifosi’ dello Sporting si erano presentati, incappucciati ed armati di spranghe, al centro dell’allenamento dei biancoverdi aggredendo i calciatori e l’allora tecnico Jorge Jesús.

Un anno dopo, agosto 2019, lo Sporting Lisbona ha chiesto al Lille un risarcimento per il costo del suo cartellino.

Rafael Leão avrebbe potuto vestire, nell’estate 2018, la maglia dell’Inter. Piero Ausilio, direttore sportivo nerazzurro, se ne innamorò a prima vista durante la partita di Youth League tra Sporting Lisbona e Juventus, match vinto per 4-1 dai lusitani anche grazie a due gol, un rigore procurato ed un assist dell’attaccante.

Il Lille, però, fu più veloce a metterlo sotto contratto una volta svincolatosi dai ‘Leoes’.

Al Lille esordisce in campionato il 30 settembre 2018 in casa contro l’Olympique Marsiglia  per poi andare subito a segno nella sua presenza successiva contro il Caen. Al termine della prima ed unica stagione nella Ligue 1 francese,  segna 8 gol in 24 gare (con 2 assist all’attivo) e totalizza anche due presenze (85′ totali) in Coppa di Francia.

Tanto basta per garantirgli il trasferimento al Milan nell’estate 2019.

Rafael Leão indossa la maglia della Nazionale lusitana, con la quale ha già vinto, nel 2016, i Campionati Europei Under 17 ed è arrivato in finale, nel 2017, ai Campionati Europei Under 19. Una rete messa a segno contro il Sudafrica, il 31 maggio scorso, in occasione dei Mondiali Under 20 disputatisi in Polonia.

Il suo primo gol in maglia rossonera è stato in Milan-Fiorentina, rete però inutile ai fini del risultato. La curiosità è che quando  segna, mima il gesto di una telefonata. E’ una dedica ai genitori, per rassicurarli di come vada tutto bene quando non sono allo stadio per assistere alle sue partite.

L’avventura di Leão al Milan non è iniziata nel migliore dei modi, criticato in più riprese per svogliatezza e risultati poco prolifici, anche da Ibra, ma adesso il ragazzo ha cambiato registro.

Nella stagione in corso è decisamente cambiato. Un nuovo inizio, come il suo disco, “Beginning”, titolo del suo primo album da rapper amatoriale, 7 brani scritti da lui per far capire a tutti che oltre al pallone c’è la musica, passione da sempre.

Col Milan ha infranto diversi record:

Il 21 Dicembre 2020 gli sono bastati 6 secondi e 76 centesimi per segnare il gol più veloce della storia della Serie A contro il Sassuolo. Un record per il campionato italiano.

E’ inoltre il giocatore di Serie A che è stato coinvolto in più gol nel 2022 in tutte le competizioni con 3 reti e 2 assist.

Ha imparato a giocare col sorriso, a divertirsi in campo, a cambiare il linguaggio del corpo. Pioli gliel’aveva detto più e più volte:

“A volte sta in mezzo alle nuvole, deve avere più entusiasmo”.

Non se l’è fatto ripetere. Guardatelo oggi. Decisivo, prolifico, straripante. Nelle ultime uscite ha portato il Milan sulle spalle: gol nel 3-1 alla Roma, un paio di assist nel tris al Venezia, un altro squillo al Genoa in Coppa e il pallonetto di lunedì contro lo Spezia, dopo aver guadagnato il rigore (poi sbagliato da Theo).

Contro lo Spezia ha raggiunto le 8 reti stagionali (con 5 assist), eguagliando l’annata 2018/19 con il Lille. Con il Milan, nelle due stagioni precedenti, ha toccato quota 6 reti in campionato. Le stesse di adesso:

“Dio mi ha donato il talento, poi ci sono sacrifici”

Gli sono servite tirate d’orecchie, sbuffi e qualche panchina, ma ormai ha capito.

Ibra gli ricorda ogni giorno l’importanza dell’aspetto mentale, Pioli il valore della tattica e come riuscire a pungere, mentre la società si frega le mani. In estate il portoghese è stato tolto dal mercato.

 

Ilaria Ianni’