Dopo il mancato rinnovo con il Parma, Massimo Gobbi ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo.

Dopo il mancato rinnovo con il Parma, Massimo Gobbi ha pubblicato un post sul suo profilo Instagram per salutare i tifosi crociati.

Ma, le notizie non finiscono. Attraverso un post, sempre sul suo profilo Instagram, ha deciso di annunciare il suo addio al calcio, pubblicando il suo primo cartellino.

Ripercorriamo la carriera del difensore

Nasce il 31 Ottobre del 1980 a Milano. Muove i suoi primi passi nelle giovanili del Milan.

Dopo una parentesi alla Pro Sesto, approda al Treviso, squadra che militava in cadetteria. Ma qui trova poco, anzi pochissimo, spazio.
A fine stagione viene ceduto in prestito al Giugliano, squadra di terza categoria (stagione 2001-2002). L’anno successivo approda all’Albinoleffe. Proprio con la squadra bergamasca conquista la storica promozione in Serie B.

Nel 2003-2004 torna alla base, ossia a Treviso, e riesce finalmente a conquistare un posto da titolare.
Dopo una buona stagione, arriva la svolta: il Cagliari lo cerca.
Massimo decide di accettare.
Esordisce in Serie A il 12 Settembre nella sfida casalinga con il Bologna.

gobbi cagliair

Dopo due stagioni, intraprende una nuova avventura a Firenze. Con la Viola esordisce nelle competizioni europee, prima Coppa Uefa e poi Champions League.

gobbi cagliair

Nell’Agosto 2010 passa al Parma diventando un giocatore fondamentale sia sul campo che fuori.
Durante l’anno del fallimento, è sempre stato al fianco di Capitan Lucarelli.
Era più facile “scappare”, ma loro non lo hanno fatto. Anzi, hanno lottato soli contro tutti. Non è servito purtroppo per evitare il fallimento, ma Parma non dimentica ciò che hanno fatto.

gobbi parma 1

Nell’estate del 2015 si accasa al Chievo di Maran. Complice le ottime prestazioni, diventa un perno della formazione veneta per tre stagioni.
Arriva poi la chiamata del Parma, città che per 5 anni era stata la sua casa e così decide di accettare, nonostante la società ducale gli offra un solo anno di contratto.

Ora, il classe ’80 ha deciso di appendere le scarpe al chiodo.
Mancherà come giocatore, ma mancherà ancora di più come uomo.

Molto spesso allenatori e compagni hanno elogiato il suo spessore umano.
L’ultimo è stato proprio Mister D’Aversa.

“Il ritiro di Gobbi? Lo devo ringraziare, pur non avendo giocato con continuità è stato un uomo e un giocatore molto importante per raggiungere il nostro obiettivo. Quando si decide di smettere il distacco non è semplice, per il suo spessore non avrà difficoltà a togliersi altre soddisfazioni. Lo abbraccio forte, quando vorrà venire a trovarci sarà sempre il benvenuto”.

Aurora Levati