Per il Man of the Day non si può non parlare del giovane livornese Leonardo Pavoletti.

Il toscano, attualmente giocatore del Cagliari, è un attaccante che nella sua carriera non ha avuto molta fortuna nell’essere notato dalle big: solo pochi anni fa, partendo dalle squadre di serie minori, approdò al Sassuolo e dopo quattro anni passò poi al Genoa per due stagioni. Lì fu notato da Sarri ma al Napoli non ebbe fortuna: il ragazzo veniva impiegato poco dal mister  anche perché la concorrenza è davvero tanta e quelle poche volte in cui entra fatica a dimostrare il suo potenziale. Non esprimendo tutto se stesso a Napoli sbarca a Cagliari, dove da due anni è uno dei punti cardini della squadra sarda.

 

Per giocare ci vuole anche testa

Il punto forte del centravanti non sono i piedi ma la testa. Infatti è uno dei migliori attaccanti in Europa ad aver segnato di testa.

Addirittura dal 2014/15 Pavoletti è il giocatore che ha segnato più reti di testa dopo Cristiano Ronaldo e Olivier Giroud.

Pavoletti ha segnato poco più di 40 gol in Serie A e, di questi, circa la metà sono arrivati di testa.

Abbandonato dalle big ma il migliore in Europa

 

Il suo exploit è arrivato proprio stando al Cagliari: solo il primo anno ha tirato in porta 59 volte, di testa.

Per un calciatore, e anzi per un calcio in evoluzione, è difficile tirare di testa perché si cerca di giocare con meno cross siccome con la testa si ha meno sensibilità e quindi meno controllo della direzione della palla.
E, riguardo l’aspetto fisico, per tirare con la testa vengono utilizzate più leve biomeccaniche, è importante quindi avere anche una buona tecnica ed esperienza per una torsione adeguata a finalizzare l’azione.

Quasi quasi diventa, “il colpo di testa”, una caratteristica speciale di un giocatore, evidentemente in declino per chi invece preferisce specializzarsi ed eccellere coi piedi. Ed è per questo motivo che è uno dei giocatori più bravi e visti internazionalmente a finalizzare di testa, in Serie A e in Europa.

… ma Leo festeggia e ci beve su…

Leonardo Pavoletti, nella penultima partita del campionato 18/19, ha firmato contro il Genoa la sua rete numero 15 in campionato, stabilendo il nuovo record personale di segnature in A.

Una gioia, unita a quella per la salvezza matematica, oscurata però da un problemino muscolare, al flessore della coscia destra, avvertito nella ripresa. Il bomber è infatti uscito al 66′. Saranno valutate le sue condizioni, in vista dell’ultima di campionato contro l’Udinese. Occasione in cui ci sarà anche la festa rossoblù per la salvezza e a cui non vorrà mancare: ma in ballo c’è anche la convocazione in Nazionale da parte del ct Mancini, per gli impegni azzurri di giugno.

Pavoletti comunque è un ragazzo semplice ed umile e sempre col sorriso sul volto, proprio queste sue qualità lo fanno entrare nel cuore dei tifosi.
Proprio dopo la partita contro il Genoa, ancora in lotta per la salvezza, alcuni tifosi liguri si avvicinano al giocatore (impaurito di ricevere qualche insulto per il gol fatto alla sua ex squadra) ed invece i tifosi iniziano a ricordare assieme a lui i bei momenti al Genoa:

Dopo la partita, uscito da Marassi, anche in punta di piedi per paura di prendere qualche insulto, mi avvicino all’auto del mio amico per tornare a casa… quando si avvicina un gruppo di tifosi del Genoa che non conoscevo, visibilmente amareggiati per la partita, che iniziano ad abbracciarmi, a ricordare vecchi bei momenti passati insieme in quello stadio e per finire… mi offrono anche da bere! Eh sì, non credevo ai miei occhi… questo è il calcio che amo… vero e sincero! Grazie”.

Proprio un bel gesto in un mondo di tifosi che al giorno d’oggi fanno più vergognare che gioire.

 

Valentina Vittoria