A San Valentino manca ancora qualche mese, eppure noi ci siamo già innamorati di quella coppia che corre, mano nella mano, verso i tifosi in trasferta a Praga. Lì per sostenerli.

A noi si illuminano gli occhi. 

La coppia Lukaku – Lautaro scrive la storia dell’Inter: dopo 18 giornate, insieme, mettono a segno 22 gol (11 per il Toro e altrettanti per il belga): 50% e 50%, spartiti in parti uguali. Perché gli amici fanno così.

Al secondo posto c’è la coppia Vieri-Crespo nella stagione 2002/2003 con 20 tiri in porta. 

Un rapporto magico
immagine-fonte: inter.it

Il bello è questo. L’intesa straordinaria che c’è tra loro. Il rispetto reciproco. L’armonia. La voglia di andare ad esultare insieme. Per elogiare l’altro. Abbracciati. Una sorta di fidanzamento calcistico. Tutti momenti che nella stagione passata, nello spogliatoio nerazzurro, sono mancate. L’Inter, di questa coppia ne aveva proprio bisogno. I due attaccanti sembrano fatti l’uno per l’altro, sono indispensabili. Un puzzle completo con i giusti tasselli al proprio posto. Prima la squadra. I gol, poi, vengono da sè. Il loro è un atteggiamento diverso, che non appartiene a tutti i calciatori. Magico proprio per questo. E oltre al fatto umano, c’è la forza calcistica: è uno dei tandem più forti e impattanti dell’intero continente. Questa coppia è una vera e propria arma letale per Antonio Conte.

US Sassuolo v FC Internazionale – Serie A
immagine-fonte: passioneinter.com

Un bel binomio per la squadra nerazzurra, dicevamo, che per anni si era affidata a un unico giocatore, bomber Icardi, che si è visto anche strappare la maglia con il numero 9 da bomber Lukaku. Ora Icardi è un lontano ricordo. I tifosi possono godersi a pieno questa collaborazione. 

E pensare che all’inizio nessuno ci avrebbe scommesso. Conte voleva Dzeko, il bosniaco però ha fatto sapere che non avrebbe lasciato la Capitale. Così ha ripiegato su Sanchez, prima dell’infortunio con la Nazionale. Lautaro era quindi una bella opzione, ma pur sempre un’opzione. Quando ha messo i piedi sul campo ha fatto da subito capire che per questa Inter, lui era essenziale, mica una terza scelta!

“Romelu è una gran persona dentro e fuori dal campo, lavoriamo sempre per migliorare. La nostra forza è l’altruismo perché quello che conta è la squadra, non i numeri individuali”

ha detto Martinez.

“Ho parlato con Lautaro il primo giorno che l’ho visto ad Appiano. Gli ho detto che con me avrebbe potuto segnare tantissimi gol e io con lui. Ci troviamo benissimo”

ribadisce Lukaku. 

Il bell’abbraccio tra Lukaku e Lautaro
immagine-fonte: Alfredo Pedullà

E poi i due hanno un accordo segreto: si dividono i calci di rigore, e quando gonfiano la rete si cercano. Perché i momenti di felicità si condividono sempre con le persone più care.

Sara Montanelli