Finalmente abbiamo visto la vera Lazio

Dopo 22 partite e 6 mesi di campionato la Lazio ha tirato fuori il meglio di sé ricordando a tutti di cosa è capace. E’ ritornato il bel gioco della scorsa stagione che ha fatto divertire e innamorare tutti gli appassionati di calcio. Questo non è bastato per conquistare la vittoria e i 3 punti, ma la Lazio dovrebbe sempre giocare così, contro qualsiasi avversario diverso dalla Juventus.

In piena emergenza difensiva e soprattutto sulla fascia destra, la squadra di Inzaghi ha saputo reagire alle assenze con un modulo leggermente rivoluzionato, con cambi di ruolo e con un’impostazione di gioco che ha lasciato pochissimo spazio alla Juventus.

Luis Alberto e Correa alle spalle di Immobile

Durante l’assedio biancoceleste durato almeno 60 minuti di partita, la Lazio è andata vicinissima al gol un paio di volte. Un Szczęsny altamente reattivo e un Immobile che ha ancora difficoltà a finalizzare hanno impedito ai padroni di casa di passare in vantaggio già nel primo tempo e di chiudere la partita con due gol segnati.

immagine: tpi.it

La rivoluzione del centrocampo

Dopo Lulic contro il Torino, questa è volta è toccato a Parolo sacrificare il suo ruolo originale per passare sulla fascia destra in un centrocampo a 4 di cui Lucas Leiva è stato il più alto rappresentante. Il brasiliano è tornato in forma e i risultati in termini di gioco sono visibili agli occhi di tutti.

Wallace e Bastos, insieme in una difesa da brividi

Con Acerbi squalificato sapevamo che sarebbero scesi in campo entrambi. Vederli insieme ha fatto rabbrividire tanti tifosi, a causa dei loro numerosi errori che troppe volte hanno compromesso le partite, ma questa volta i due difensori si sono comportati benissimo e non hanno fatto sentire la mancanza di Acerbi. Hanno chiuso la partita senza ammonizioni perché hanno giocato in modo pulito e corretto contro il secondo attacco più forte della serie A.

 

immagine: foxsports.it

Ma cosa è mancato alla Lazio per vincere la partita?

E’ mancata la qualità di alcuni giocatori, perché contro la Juventus non bastano grinta, coraggio e tanto cuore ma serve gioco ad alti livelli per l’intera partita.

Sono mancati i cambi all’altezza dei titolari. Berisha al posto di Luis Alberto, Pedro Neto al posto di Bastos, Caicedo al posto di Immobile. Le sostituzioni dovrebbero spezzare la partita non abbassare il livello di gioco.

Alla fine nel calcio vince chi segna e la Lazio non segnato. Il gol del vantaggio è stato un autogol di Emre Can al quale la Juventus ha risposto con Cancelo e Cristiano Ronaldo.

Gisella Santoro