Pronti via, appena sette minuti e la Juve passa in vantaggio: cross teso e potente di Dybala verso Mandzukic che provoca l’autogol di Gentiletti.

Dybala, sempre lui, conferma le sue grandi doti, sia in occasione del gol che per tutta la prima frazione di gara. Ha causato un giallo, sempre a Gentiletti, è stato protagonista di varie grandi giocate e al 32′ realizza il gol del 2-0 per i bianconeri.

La Lazio conferma i vari problemi emersi in questa prima fase di campionato. Inconsistente, smarrita e con un pubblico (non numeroso) esausto. La Juve con il risultato in tasca controlla senza fatica.

Finisce il primo tempo con la Juve in vantaggio 2-0 all’Olimpico sulla Lazio: bianconeri avanti con il minimo sforzo 3 tiri in porta 1 fuori e 36% di possesso palla.

Nella ripresa Pioli prova a cambiare per raddrizzare la partita e una stagione: dentro Felipe Andreson e Keita, fuori Candreva e Kishna.  La Juve sulla fascia sinistra, con il ritorno di Asamoah e Alex Sandro impensierisce. I laziali provano a pressare ma la Juve si difende con ordine: i ritmi non sono altissimi e Buffon praticamente non è quasi mai chiamato in causa.

Continuare la striscia positiva bianconera: quinta vittoria di fila e, seppur con una partita in più rispetto alle altre, la Juve raggiunge la Roma al quarto posto (27 punti, meno quattro dalla capolista). Continua il periodo no della Lazio: quarta peggior difesa della serie A, attacco sterile, zero punti nelle ultime tre partite.

Termina con gli juventini  festanti e i fischi dei laziali. I bianconeri sorridenti sotto il settore ospiti e le lacrime di Biglia sono il riassunto del momento: la Juve continua la sua rimonta mentre la Lazio sprofonda.

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Caterina Autiero